“Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!” (Giovanni 1:47-51)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Al contrario di Erode, che non incontra Gesù perché si limita a farsi teorie sulla sua identità chiuso nel proprio palazzo, Natanaele incontra Cristo il Salvatore perché riconosce nelle parole del Maestro il momento di un incontro reale, autenticamente integrato nella sua vita e nella sua personalità: un momento di incarnazione e di intimità, che dà vita ad una feconda relazione tra l’uomo e Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni 1:47-51
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.