“Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida!” (Luca 10:13-16)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Nel leggere questo passo del Vangelo dobbiamo avere il coraggio di sostituire il nome delle città biasimate da Gesù con il nostro nome e chiedere a noi stessi se per caso ci siamo accorti dei prodigi che sono accaduti in mezzo a noi, se abbiamo ascoltato chi ci parlava davvero di Gesù o se lo abbiamo disprezzato, disprezzando anche il Padre celeste.
Dal Vangelo secondo Luca 10:13-16
In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.