“Love is a Human right”. Le persone omosessuali e i diritti negati
Dialogo di Innocenzo Pontillo con l’autore Carlo Scovino
“Lasciate che ve lo dica chiaro e forte: le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender hanno gli stessi diritti umani di qualunque altra persona. Anche esse sono nate libere e uguali”, con queste parole il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon invitò, l’11 dicembre 2012, gli Stati del mondo a porre fine alla violenza e alla discriminazione delle persone LGBT. Da allora molte cose nel mondo sono cambiate: spesso in meglio, ma anche in peggio, perché l’omosessualità e l’identità di genere rappresentano, ancora oggi, dei campi molto “fecondi” per la violazione dei diritti umani più elementari.
Il saggio “Love is a Human right – Omosesualità e diritti umani” di Carlo Scovino (Rogas edizioni, 2016, 356 pagine) accompagna il lettore nella scoperta di questo tema che tocca la vita di tante persone escluse e vilipese, a volte imprigionate o uccise perché sono semplicemente se stesse. In sette capitoli l’autore cerca di sintetizzare, con mano leggera e con grande semplicità, l’evoluzione che si è avuta nel modo di vedere e considerare l’omosessualità nella società europea, e soprattutto in Italia, ma anche nella psicologia e nella religione. Di come gli stereotipi e l’omofobia ancora influenzino profondamente le nostre società e portino, in alcuni Stati, alla persecuzione delle persone LGBT, di cui il libro riporta molte storie toccanti raccolte nel mondo da Amnesty International. Conoscere le storie di sofferenza e di lotta raccontate in “Love is a Human right” ci ricorda l’importanza “del diritto di essere liberi dalle discriminazioni”.
Ma voglio chiedere all’autore Carlo Scovino, docente a contratto all’università Studi di Milano, pedagogista e formatore, da dove origina questo suo saggio.
La motivazione principale risiede nella mia appartenza alla grande comunità di Amnesty International. Questo libro è un atto d’ amore nei confronti di A.I. che ha fatto di me un uomo migliore da molti punti di vista. Non essendo uno storico lgbt e non essendomi mai occupato del tema ( ho scritto e pubblicato articoli e libri sul tema della salute mentale, che è il mio ambito professionale, e anche in questo caso con un uno sguardo rivolto al tema della libertà e dei diritti) mi sembrava ragionevole cimentarmi in un lavoro di ricerca utilizzando ” gli occhi” di A. I. concentrandomi sulle violazioni dei diritti umani che mi mi sembravano una parte rilevante nella tematica lgbt e poco affrontata.
La religione nel tuo libro occupa decisamente una spazio importante, infatti mostri come troppo spesso le chiese finiscano per essere delle realtà che sono in prima linea nella lotta contro i diritti delle persone omosessuali. Ma sottolinei anche come ci sia un cambiamento in corso, di che tipo?
Il cambiamento che intravedo è rappresentato da tutti quei sacerdoti (e ce ne sono) che applicando l’ evangelo testimoniano quotidianamente l’ accoglienza, il rispetto e il pieno riconoscimento di pari dignità e diritti di fronte a Dio e di fronte al mondo di TUTTI e di TUTTE. La gerarchia cattolica e alcuni gruppi fondamentalisti continuano a parlare di “disordine morale” , di possibilità di “riparazione“, ecc… ma questo non mi impedisce di vedere che qualcosa, se pur lentamente, si muove mobilitando nuove speranze e possibilità.
Per scelta professionale e politica ho deciso di ribaltare l’ approccio teorico e di riflessione ponendo in evidenza ciò che di buono esiste e provare a ridurre lo “schiacciamento” sulle posizioni ascientifiche, astoriche e antropologicamente imprecise che molta stampa troppo spesso dedica a coloro che propugnano tali posizioni alimentando frange di odio e di intolleranza di cui francamente non si sente il bisogno.
Nell’appendice al tuo libro ospiti una toccante intervista ad un ragazzo gay e a una ragazza lesbica che parlano, con una sincerità disarmante, della loro vita, dei loro sogni e delle loro paure. Cosa ti ha lasciato l’incontro con loro?
La stagione dei diritti è per loro il cuore delle prossime rivendicazioni (matrimonio ugualitario, pieno riconoscimento delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli, abolizione dell’obbligo di trascrizione del nome al femminile per le persone transgender solo dopo la riassegnazione sessuale chirurgica, legge contro l’ omofobia, ecc). Per la loro generazione il principio dell’ uguaglianza davanti alla legge è fondamentale.
Dedichi un intero capitolo ai numerosi casi documentati da Amnesty international di persecuzioni, torture e maltrattamenti di persone omosessuali in numerosi paesi del mondo. Perché ancora oggi, nonostante la denuncia, poco o nulla si riesce a fare per contrastare queste situazioni?
Non è completamente vero…. Intendo dire che in molti paesi occidentali alcuni principi sono ben definiti sul piano normativo, esistono molte best practices, l’ associazionismo lgbt è visibile e riconosciuto, le aree frequentate dalla comunità lgbt sono più numerose e meno pericolose….. Non sono rose e fiori e molto resta da fare… Ma i processi culturali e la grandi trasformazioni sociali richiedono decenni… Ma non nulla è immobile
Scrivi nel tuo libro “sicuramente non è facile, ma i diritti si acquistano con la visibilità, che è possibile solo essendoci e parlandosi“. In un tempo come il nostro in cui le persone omosessuali sono sicuramente più visibili, a che punto siamo nel cammino dei loro diritti in Italia?
Dopo l’ approvazione del decreto Cirinnà il clima mi sembra che lentamente stia cambiando: durante il tour di presentazione del libro (24 città tra nord e sud, così come a Milano, la città in cui vivo) mi è capitato di vedere più frequentemente, per strada, coppie lgbt mano nella mano, la nascita di un associazionismo giovane e vivace, una proliferazione dei progetti di informazione e sensibilizzazione nelle scuole e nelle Università…..
L’ humus alimentato dal decreto ha avviato un processo di cambiamento inarrestabile se pur discontinuo e diversificato rispetto ad alcune aree geografiche. Il tema lgbt non è più un argomento tematizzato in segreto o in alcuni salotti….. Il dibattito è entrato a pieno titolo nell’ agorà politico- culturale… E questo secondo me è un bene per un paese democratico. Conoscere per deliberare….
Carlo Scovino, Love is a Human right – Omosesualità e diritti umani, Rogas edizioni, 2016, 356 pagine