La tua storia di cristiano LGBT è importante per il cambiamento!
Testo pubblicato sul sito Queer Theology (USA), libera traduzione di Silvia Lanzi
Alcuni mesi fa mi è stato chiesto di parlare ad un convegno a Salt Lake City, nello Utah (Usa) su genere e religione. Sono salito sul palco e ho condiviso la storia della mia transizione e di quanto essa abbia influito profondamente sulla mia fede. Dopo aver parlato, come al solito, c’è stato un dibattito. Delle domande che mi hanno posto, due mi hanno colpito particolarmente. Nella prima domanda mi è stato chiesto:” tu usi molto il pronome io nella tua storia, che sembra molto americana e individualista. Come ti sei aperto alla comunità?“.
Come sanno gli emarginati spesso ridotti al silenzio, credo che il primo passo verso la guarigione sia poter alzarsi e dire “io”. La rivendicazione di questo “io” che ci è stato negato per troppo tempo è potente e importante.
Credo che dobbiamo fare teologia e raccontare le nostre storie in prima persona. Abbiamo bisogno di rivendicare la nostra posizione nella società e di parlarne. E facendo questo con il nosto “io” riconosciamo e mostriamo di vedere le cose in modo diverso, questa diversità ha molto da insegnare alle persone che ci stanno intorno.
Tutte le teologie e le storie derivano da particolari contesti e situazioni: ma spesso, quando coinvolgono uomini etero, bianchi e cisgender, queste sono considerate “imparziali” e “neutrali”. Ma fare teologia dalla prospettiva dell'”io” è vitale.
L’altra ragione per cui parlo a partire dal mio io è che ho una storia da raccontare e posso raccontare solo quella. La mia non è la sola storia al mondo. Ma c’è, ed è importante. Raccontandola con forza e vulnerabilità, spero di darvi l’opportunità di raccontare la vostra.
E questo mi porta alla seconda domanda: se voglio iniziare a condividere la mia storia, come posso procedere? C’è così tanto rumore nel mondo che non sono sicuro che sia ascoltata. E ancora, come posso capire con quale linguaggio devo raccontarla?
1 Inizia semplicemente a parlare. Non dico sia semplice ma, iniziare a raccontare la propria storia è il modo migliore per farlo. Trova qualcuno in cui hai fiducia, o un gruppo di amici che ti ascoltino.
2 Non importa se condividerai la tua storia con un milione di persone o con una sola. Non ti racconti per diventare famoso, ma per condividere qualcosa che ti coinvolge profondamente. Raccontiamo storie per entrare in contatto con gli altri, per rendere più profondi i nostri rapporti. Non dev’essere per forza una situazione formale; può anche trattarsi di una semplice chiacchierata.
3 Trova qualcosa che faccia per te. Alcune persone raccontano meglio la loro storia con 140 caratteri su Twitter, mentre altri preferiscono usare la telecamera e registrare un video per YouTube. Forse vorresti lanciare un podcast. Per un po’ di tempo avrai forse bisogno di rimanere anonimo, và assolutamente bene (per molti anni, prima di rivelare il mio nome, anch’io ho scritto con un pseudonimo). Non c’è un modo giusto per farlo; ce solo il modo giusto per te.
4 Se hai dei problemi a pensare a come raccontare la tua storia, ti consiglio di comprare un diario o un taccuino e di passare un po’ di tempo a scriverci su ogni giorno. Il diario è il primo luogo in cui racconto le mie storie. Inizio con il raccontarle a me stesso, questo mi aiuta a capire ciò che sono pronto a condividere, quali parole potrei usare e quello che mi interessa di più. Ci sono anche libri sulla scrittura creativa che possono aiutare, se hai bisogno di qualche consiglio.
5 Leggi un sacco di autobiografie, guarda video di persone che raccontano la propria storia. Fai attenzione a come strutturano ciò che dicono. Esamina il linguaggio che usano, pensa a come il loro modo di porsi può esserti utile per raccontare la tua storia.
6 Capisci cosa vuoi raccontare. Perché credi la tua storia dovrebbe interessare agli altri? (Sicuramente la tua storia importa a qualcuno, magari a un sacco di persone!). Cosa hai provato, superato o capito che potrebbe essere utile ad altri? Quale parte della tua storia potrebbe rendere le cose più facili per gli altri? E come potrebbe dare, a chi l’ascolta, una nuova visione delle cose o suggerire un nuovo modo di essere?
7 Se decidi di raccontare la tua storia davanti ad un pubblico ampio, frequenta qualche lezione opportuna. Impara a sentirti a tuo agio davanti alle persone. Fai pratica, fai pratica, fai pratica. Decidi cosa sei pronto a condividere. Non c’è niente di male a stare di fronte ad un auditorio, dire più di quel che si voleva, e più tardi affrontane le conseguenze e il disagio.
Prima di tutto inizia. La tua storia conta. Te lo diciamo noi.
Testo originale: Tell Your Story! (With 7 Tips to Start)