Famiglie cattoliche e figli omosessuali si confrontano nella Diocesi di Torino
Il 1 novembre 2017 il Tavolo di lavoro “Fede e omosessualità” e l’ufficio pastorale della famiglia della Diocesi di Torino hanno tenuto nella Parrocchia di Maria Regina Mundi di Nichelino (Torino) un incontro dal titolo: “Famiglie cattoliche e figli omosessuali, timori reciproci e opportunita’ possibili” per confrontarsi con genitori cattolici e loro figli LGBT, che vivono questa realtà nella chiesa.
Scrive Franco che “Le coppie che hanno preso la parola ci hanno regalato i loro racconti ironici, talvolta scanzonati, a volte più complicati perché i figli e le figlie non sono tutti uguali .., I genitori ci hanno segnalato un paio di questioni che ci sembrano centrali per ben indirizzare la Pastorale Lgbt: la narrazione, il racconto sono una necessità insopprimibile” per un genitore con un figlio LGBT, mentre “l’isolamento e l’autismo spirituale possono diventare una cella”. Ci si è interrogati se “È più urgente creare delle “unità di crisi”, dei punti di accoglienza e di ascolto per genitori cattolici di persone Lgbt?” o se “E’ preferibile creare ed offrire delle occasioni di formazione ed informazione mirate per genitori, clero, religiose/i, educatori?”.
Scrivono Diana, una madre, e sua figlia Lorenza, che si è molto “discusso sul fatto che i pastori, operatori e animatori devono essere formati adeguatamente, che anche grazie alla pastorale per la famiglia che è ancora all’inizio si può pensare di progettare uno sportello per le famiglie LGBTQ in difficoltà per un primo ascolto. Poi successivamente si può pensare di organizzare degli incontri a tema sull’omosessualità invitando anche psicologi, sociologi. … L’esigenza che è emersa da parte di tutti è di “uscire dall’armadio” e di rendersi più visibili sia nelle parrocchie, parlandone di più … e non facendo finta che non esista il problema e sia di fare rete con sempre più genitori in modo che non si sentano isolati e che capiscano che i passaggi sono gli stessi per tutte le persone. Si è anche deciso di continuare e di approfondire questi temi in altri incontri successivi con Don Mario, che si occupa della pastorale delle famiglie”.
Un incontro non casuale nella Diocesi di Torino dove è iniziato da tempo un cammino di ascolto e accompagnamento con le persone LGBT e i loro genitori, perché “le famiglie che vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con tendenza omosessuale, esperienza non facile né per i genitori né per i figli” possano avere “un rispettoso accompagnamento, affinché coloro che manifestano la tendenza omosessuale possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita”. (AMORIS LAETITIA, n.250)
Infooli> Articoli sulle attività del Tavolo di lavoro “Fede e omosessualità” della Diocesi di Torino