Perchè non dovreste leggere la Bibbia senza conoscerla
Riflessioni pubblicate sul sito Queer theology (Stati Uniti), libera traduzione di Silvia Lanzi
Quando ero evangelico mi fu insegnato che la Bibbia era facile da capire. Tutto quello che si doveva fare era aprirla, leggerla e avreste saputo quello che Dio voleva che voi sapeste. Ci avevano insegnato a leggerla ogni giorno, per impararne a memoria molti brani e insegnarla ad altri. Uno dei modi di evangelizzare era di dare a qualcuno il Vangelo di Giovanni, chiedergli di leggerlo tutto, quindi tornare e pregare con lui.
Non raccomando più alle persone di prendere semplicemente in mano la Bibbia e di leggerla. Potrebbe sembrare strano da dirsi, ma è la verità. Il fatto è che la Bibbia è un insieme di libri, lettere, poesie, parabole ed altro ancora, una collezione meravigliosa, stimolante, profonda che ispira. Ma la Bibbia è anche confusa, difficile, a volte noiosa e complicata.
Certamente si può prendere in mano la Bibbia leggendola dall’inizio alla fine e trovarci un senso. Ma quel che capisco con l’andare del tempo è che, di solito, per la gente, non è facile.
Ecco alcune cose comuni che sento dire alle persone sulla Bibbia:
- Si annoiano o sono confuse e quindi smettono di leggerla;
- Non sanno da dove iniziare in modo da cominciare a comprenderla;
- Sono state educate a leggere la Bibbia in maniera integralista e non hanno superato la cosa;
- La Bibbia è stata usata contro di loro come un arma e quindi non si fidano di essa.
Ma non sono solo le persone cresciute in ambienti fondamentalisti che hanno problemi con questo testo. In alcune tradizioni, i laici non sono incoraggiati affatto a leggere la Bibbia. In altre, anche liberali, le persone tendono a reagire ad una sua lettura conservatrice. Per esempio, anche la gente liberale che non vorrebbe leggere la Scrittura in modo letterale, si perde in discussioni sui cosiddetti “passaggi oscuri” usati contro i gay. Interpretano la Bibbia in opposizione ai conservatori (mentre permettono comunque alle loro regole di guidarne la lettura). Oppure ho sentito i liberali dire agli altri di ignorare semplicemente le Scritture ebraiche perché Gesù voleva abolire tutto quanto! (Non lo voleva, o almeno non del tutto).
Per essere onesto, solo quando entrai in seminario fui davvero in grado di amare e apprezzare la Bibbia in tutta la sua complessità. Pensate di dover andare in seminario per essere capaci di leggerla e di capirla? Assolutamente no! Ma a me è stato proprio in seminario che hanno dato un aiuto fattivo a leggerla e mi hanno fatto conoscere studiosi e predicatori che mi hanno dato le informazioni di cui avevo bisogno per capirne il testo.
La chiave per apprezzarla davvero e portarsi a casa qualcosa dalla lettura della Bibbia è avere delle buone informazioni a livello di conoscenza biblica.
Prima sarebbe il caso d’informarmi un po’ sul contesto storico, sul tipo di letteratura raccolta nella Bibbia ed avere alcuni strumenti per capire meglio. Nel passato ogni volta che leggevo un passaggio biblico tutto quel che potevo comprendere era l’interpretazione conservatrice che mi era stata insegnata da piccolo. Non sapevo che ci fossero altri modi per capire questi testi. Nel leggerli, ci mettevo dentro la mia teologia conservatrice e, onestamente, gran parte di quella esegesi conservatrice mi fa capire questi testi che non è per niente attuale nella Chiesa.
Avete bisogno di uno storico per cavare fuori qualcosa dalla Bibbia? No. Ma, per esempio, potrà certamente aiutarvi a capire perche anche Cesare veniva chiamato Signore e “figlio di Dio”, mentre nei Vangeli leggete che le persone chiamavano anche Gesù con questi titoli; in altri termini capire il contesto storico aiuta a capire cosa ci dicono davvero le Scritture.
Allora cosa possono fare le persone che vogliono leggere e imparare dalla Bibbia?
- Fai qualche lettura di approfondimento (vi consigliamo alcuni testi a questo link);
- Ascolta dei biblisti di cui ti fidi e che sapranno presentarti i testi con una buona dose d’informazioni storiche;
- Leggi di come siamo arrivati ad avere la formazione della Bibbia in modo che potrai capire come va letta.
Ci sono anche diversi libri che possono essere utili. Ma ho scoperto, col tempo, che è utile iniziare a leggere la Bibbia dai Vangeli perché sono più familiari e basati di più sulla storia. (…) Credo assolutamente nel potere della rivelazione di Gesù (e nella narrativa biblica nel suo insieme) che può aiutarci a cambiare la vita e il mondo, ma penso anche che sia compreso meglio quando si può vedere concretamente la reltà in cui si muove.
Sono convinto che la Bibbia non è un testo da temere, né è qualcosa da evitare. Ma è sicuramente viene meglio compresa e apprezzata quando si fa un po di lavoro di conoscenza sul contesto in cui gli eventi biblico si svolgono. Quando sei ben informato sul contesto, puoi apprezzare anche quanto sia radicale e puoi tuffarti nella ricchezza della suastoria!
In che modo la prospettiva queer può aiutarti a leggere meglio la Bibbia? Nella Bibbia, più e più volte troviamo Dio ai margini. Ciò significa che Dio è vicino alle persone LGBTQ e nel mezzo delle loro esperienze. Leggere in una prospettiva queer la Bibbia può aiutarti a vedere Dio più chiaramente.
Per questo abbiamo messo insieme una serie di testi su come leggere la Bibbia raccolti nella nostra sezione Bibbia queer, piena zeppa di materiali e riflessioni e di alcuni compiti a casa (non ti preoccupare, nessuno ti sta classificando!), testi per una comunità di cristiani LGBTQ solidale, e non solo, per i suoi sostenitori diretti e le persone etrosessuali di tutto il mondo, ed tutto all’interno del Progetto Gionata, la nostra community online.
Testo originale: Why you SHOULDN’T read the Bible
TESTI DA SFOGLIARE SU> Bibbia queer