“Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto…” (Matteo 8:5-11)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Un centurione che scongiura è una realtà ben strana per la Roma antica. Di solito erano soldati grezzi e molto aggressivi; che un romano, poi, lo facesse per uno schiavo era all’epoca qualcosa di impensabile, perché per i Romani gli schiavi erano servi e gli stranieri, quale Gesù era per il centurione, gente inferiore da soggiogare e cui non rivolgere neanche la parola. E invece questo centurione si fa umile, si fa preghiera e si fa indegno nel suo parlare di fede secondo la declinazione del suo lavoro e della sua vita e tesse la preghiera che tutti diciamo prima di accostarci all’Eucarestia e ricevere Gesù.
Dal Vangelo secondo Matteo 8:5-11
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.