Come genitore chiedo ai cristiani d’imparare ad amare le persone LGBT
Testo tratto dal libro di Susan Cottrell*, “Mom, I’m Gay”. Loving Your LGBTQ Child without Sacrificing Your Faith (“Mamma sono gay”. Come potete amare vostro figlio Lgbtq senza sacrificare la vostra fede), appendice 1, editore Westminster John Knox, edizione riveduta, Maggio 2016, libera traduzione di Diana
Questo padre ha condiviso questa lettera che esprime in modo meraviglioso il nostro dovere come genitori di abbracciare e proteggere i nostri figli.
Cari familiari ed amici, quando siete di fronte ad un grande cambiamento che non avevate previsto, la vostra prima reazione è lo shock. Seguono velocemente altre emozioni come la rabbia, la negazione, la vergogna. Considerate la vostra vita e vi chiedete: “Come avrei potuto agire diversamente?” o peggio: “Cosa dirà la gente di me?”. Alla fine dite: “Non posso più vivere in questo modo, non posso aggiustare le cose in modo che tutti siano felici, ma posso dire la verità”.
Io sono arrivato a questo punto. La mia cara ed amata figlia Suzanne è lesbica. Comprendete la difficoltà di affrontare questa notizia per Suzanne, mia moglie Debbie e me, le altre nostre figlie, il resto della famiglia, gli amici della chiesa, i colleghi e la comunità. Ognuno dice: “Questo è quello che io farei”. Ma finché non sei in questa situazione, veramente non sai che cosa faresti.
Conosco i versetti di Genesi 19, Levitico 18 e 20, Romani 1, 1 Corinzi 6, e 1 Timoteo 1 – non c’è bisogno che nessuno me li rammenti. Ma proprio perché io non ho mai personalmente lottato contro questi versi, li usavo solo per giudicare e condannare gli altri. Non ho mai considerato quanti stavano lottando e erano oppressi da questi versetti, che cercavano di riconciliare queste parole con la loro fede. Dio abbia pietà di me. Ora lo sto facendo.
Non cercherò mai di cambiare le vostre convinzioni ma vi chiedo di agire con amore, qualsiasi convinzione abbiate. Pregate. Vi prego di non avvicinarvi alle persone gay con le condanne o le Scritture in mano. Avvicinatevi a loro con la preghiera e l’amore – agire in questo modo non significa sfuggire ai vostri doveri di Cristiani ma al contrario, significa manifestarli. È come essere Cristo. Ricordatevi la compassione di Gesù per coloro che erano considerati i peggiori peccatori nel mondo ebraico (prostitute e usurai).
I moderni imitatori di Gesù devono essere riconosciuti per il loro amore, non per il loro giudizio. Solo Dio giudicherà. (Sia che tu ti rallegri di questo fatto o che tu nasconda una lacrima, questo può rivelare molto del tuo cuore).
La fede è personale e nessuno la può comandare. Dio mi ha dato il libero arbitrio e come padre devo darlo ai miei figli. Non posso dire loro cosa pensare, ma incoraggiarli a cercare Dio da soli, come io ho sempre fatto.
Invece di dare consigli, vi chiedo di pregare per tutti noi, non di fare pettegolezzi. Ci siamo confidati con pochi, pochi conoscono le dinamiche della nostra famiglia. Perciò ascoltate solo ciò che sentite direttamente da noi.
Nulla è cambiato tra me e mia figlia; rimango un padre attivo nella sua vita, la amo e darei la mia vita per lei. Possa Dio benedirvi e vi prego di ricordare nelle vostre preghiere Debbie, Suzanne, Beth e Lauren.
Nathan
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 30 anni, hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).