Lettera d’amore ad un mio amico cristiano che è anti-gay
Riflessioni di Susan Cottrell pubblicate sul suo blog FreedHearts (Stati Uniti) il 18 Febbraio 2015, libera traduzione di Claudia Barbarino
Amico mio, tu sei un’anima bella. Riversi l’amore di Gesù sugli sconosciuti e i sofferenti. Intorno a te si effonde il profumo di Dio e questo dona speranza a chi non ne ha più. Quindi, l’atteggiamento di repulsione verso le lesbiche, i gay, i bisessuali e i transessuali non si confà a te.
Non si confà alla compassione che ti contraddistingue e che deriva da un inferno di dolore e di disperazione. Mi hai insegnato a non giudicare gli altri dicendomi: “Noi non abbiamo fatto la loro esperienza”. Certe cose, quindi, dovresti già saperle, avendo camminato da solo, essendo stato preso a calci, condannato e maltrattato. L’hai dimenticato? Ha forse qualche insanità mentale cancellato quell’empatia così duramente guadagnata, spingendoti poi con violenza a sederti al banco dei giudici?
La tua ripugnanza verso la comunità gay va contro la vera natura di Gesù che è così presente in te. È una brutta macchia scura che getta ombra sulla tua maniera di amare. Quando parli di “queste persone”, la voce ti diventa stridula quasi avessi beccato un virus da coloro che sembrano più concentrati sul conto in banca che sull’amore di Dio che ti ha sempre motivato.
L’avversione che nutri verso uomini e donne che non hai mai incontrato aggiunge al tuo volto lineamenti tristi cancellandone la gioia. La cattiveria quando ne parli è quasi spaventosa. La freddezza che mostri pensandoli nasconde qualcosa di radicato ed irrisolto. Qualcosa di cattivo.
Niente di tutto ciò è conforme alla creatura di Dio che sei o alla vita di Gesù che dici di seguire. Tenti di giustificare le tue tesi usando parole come “peccato”, “innaturale” o “contro il disegno divino”; ma, ad essere onesti, non è su questo che devi concentrare la tua attenzione: al centro del discorso ci sei tu. Tutto ciò si riflette su di te. Ti rende gretto e moralista.
Il che significa impedire al flusso dell’amore di Dio di espandersi a quelli che tu reputi non meritevoli, come se fossi un membro della giuria che decide chi può avere la licenza per l’amore di Dio e chi quest’anno ha perso l’occasione, ma può fare domanda per l’anno prossimo purché siano provvisti di tutti i certificati necessari.
Detto così, sembra ridicolo, vero?
Sono davvero preoccupata per te. Questa non è la persona che conosco da anni. Non è quel Gesù che so che tu ami.
Non sono certa che guarirai. Forse. La guarigione è possibile. Ma devi “curare” il problema. Fidati di Dio. Abbandona i tuoi vecchi modi di fare e assumi un atteggiamento nuovo. Hai bisogno di verdura rigogliosa e fresca, e proteine magre. Basta con zuccheri raffinati e bignè.
La maggior parte delle persone di fronte al bivio sceglie il comportamento che ha di solito ̶ sia per quanto riguarda la salute fisica sia per quel ruolo di giudice divino verso le lesbiche, i gay, i bisessuali e i transessuali.
Esattamente come lo zucchero alimenta il cancro che alla fine si diffonde in tutto il corpo così il giudizio allontana la gentilezza e annienta l’amore. Lasciata agire, questa malignità troverà sempre più spazio nella tua vita.
Tristemente tante persone considerano le vecchie abitudini comode e confortanti e i nuovi modi di comportarsi spaventosi e difficili. Andranno nella tomba con questa asprezza per mano della loro stessa riluttanza. Solo tu puoi scegliere. Mi manchi. Mi manca il tuo modo di vivere. Mi manca il tuo modo di amare.
Testo originale: A Love Letter To My Anti-Gay Christian Friend