Gli scherzi telefonici dei cristiani a Dio
Riflessioni di Erik Stavlund pubblicate sulla rivista online Whosoever, November/December 1998, libera traduzione di Aurora L.
Pronto? Pronto? Hanno riattaccato. Com’è che così tanti cristiani fanno scherzi telefonici al nostro Padre Celeste? Riuscite a immaginarvi come deve essere stato per Mosè quando, percorsa tutta la strada verso il Monte Sinai, ha poi trovato quel roveto ardente che continuava a non bruciare? Immagino che sia rimasto sbalordito non appena ha capito che si trattava di Dio che lo chiamava. Allora ha nascosto il volto e ascoltato quello che Dio aveva da dirgli.
Proviamo a pensare cosa sarebbe potuto succedere in una sorta di strano universo biblico parallelo. Dio chiama Mosè dall’interno del roveto, quindi Mosè si siede e parla con Dio per ben una o due ore, poi scende giù dal Monte Sinai senza però averlo ascoltato.
Se fosse successa una cosa del genere, Mosè non avrebbe mai saputo che Dio lo aveva chiamato per partire e liberare il Suo popolo.
Di questi tempi vedo molti cristiani che parlano molto con Dio, ma non si prendono mai il tempo per ascoltare. Questa settimana all’incontro per lo studio della Bibbia con i giovani GLBT, ho posto un paio di domande al gruppo per capire quanto tempo dedicano alla preghiera ogni settimana, e quanto ne dedicano ad ascoltare e/o a cercare il volere di Dio. Sono rimasto scioccato nello scoprire che il 95% del tempo viene passato a pregare e solo il 5% ad ascoltare.
È magnifico pregare affinché il volere di Dio si compia, ma come facciamo a sapere qual è il Suo volere se non lo cerchiamo in nessun modo? Non sto dicendo che Dio ci parli solo attraverso dei roveti in fiamme; spesso però se “ti aspetto, Oh Signore; tu risponderai, Oh Signore mio Dio.” (Salmo 38:15)
Parlare al Signore significa ASCOLTARE. È anche la parte più difficile, ma è essenziale per riuscire a comunicare. Dovete scoprire come il Signore vi parlerà. Che sia attraverso la Parola scritta o con una “quieta, piccola voce” interiore dello Spirito Santo, Dio parla ai cristiani che pregano. Dobbiamo prenderci del tempo per ascoltare. Ascoltare è diverso sia dall’aspettare che dal meditare. Qui ascoltiamo degli ordini diretti del nostro Padre Celeste, riguardanti le nostre attività giornaliere. Tuttavia affinché l’ascolto sia efficace dobbiamo rispondere facendo quel che Lui ci indica di fare. Perciò se siete aperti alla Sua chiamata, alla Sua parola e alla Sua voce, posso garantirvi che Lui vi parlerà. Voi risponderete ascoltando.
Dio può parlarci in molti modi. Egli parlò a Mosè attraverso un roveto ardente. Abbastanza immediato e figo, vero? Ma quando il Signore parlò ad Elia andò così…
DIO gli disse: «Esci e fermati sul monte davanti all’Eterno». Ed ecco, passava l’Eterno. Un vento forte e impetuoso squarciava i monti e spezzava le rocce davanti all’Eterno, ma l’Eterno non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma l’Eterno non era nel terremoto. Dopo il terremoto un fuoco, ma l’Eterno non era nel fuoco. Dopo il fuoco una voce, come un dolce sussurro. (1Re 19:11-12)
Scommetto che Elia sentì il vento e pensò: “È Dio! È Dio!”. Ma non lo era. Poi ci fu il terremoto, e scommetto che Elia pensò: “Questo DEVE essere Dio, questo è Lui”. Ma non lo era. Poi ci fu il fuoco e scommetto che Elia pensò: “Sicuramente questo è il Dio del roveto ardente“. Ma non lo era. Poi arrivò un lieve sussurro, ed era Dio. Non un vento ululante, non una scossa di terremoto, non un inferno rovente, solo un lieve sussurro.
Quindi come possiamo sapere se ciò che ascoltiamo è davvero Dio e non Satana o persino il nostro stesso volere? La domanda va posta allo Spirito Santo. Poi attendiamo in silenzio, confidiamo e ascoltiamo. Se la mente passa ad altri pensieri, semplicemente ripetiamo la domanda: “Quale verità si nasconde dietro a tutto questo?” e ascoltiamo ancora. Grazie a un ascolto devoto la verità ci sarà rivelata da Dio. Con questa pratica spirituale, conosceremo la Verità.
Vi sprono, come ho fatto col mio gruppo di giovani, ad ASCOLTARE! Ascoltate… A volte è una quieta, piccola voce, a volte un lieve sussurro, a volte un Fuoco Santo. Dio è lì. Non riattaccate senza aver ascoltato ciò che Lui ha da dirvi.
Testo originale: Making prank calls to God