A scuola di bullismo omofobico. Cos’è, come colpisce, che impatto ha sulle persone
Testo per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“* pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Titolo della lezione: Il bullismo omofobo
Obiettivi: al termine della lezione, gli studenti
– avranno compreso cos’è il bullismo omofobo;
– ne avranno preso in considerazione i vari tipi e
– ne avranno compreso l’impatto sui giovani.
Materiali: fogli con Tipi di bullismo e Impatto del bullismo
Riassunto della lezione: Il bullismo omofobo distrugge la vita di chi ne è vittima. Gli studenti esploreranno i vari tipi di bullismo omofobo per capire quanto sia dannoso il suo impatto sulla vita reale delle vittime.
La lezione in dettaglio
Introduzione
Rivedete le lezioni precedenti e fate riferimento alle definizioni lì studiate. Discutete gli obiettivi delle varie lezioni.
Il bullismo omofobo
Dividetevi in gruppi e date una definizione del bullismo omofobo. La discussione dovrà basarsi sulla definizione di omofobia che trovate sotto e sull’esperienza del bullismo da parte degli studenti. Alla fine della sessione gli studenti dovrebbero dovrebbero essere giunti il più possibile vicini a questa definizione:
L’omofobia è la paura, il disgusto o l’odio verso le persone omosessuali; il bullismo consiste nell’escludere, nell’umiliare o nel minacciare qualcuno; perciò vi è bullismo omofobo quando qualcuno viene escluso, umiliato o minacciato per via della sua omosessualità, reale o presunta.
Discutete e riflettete sui danni procurati dall’omofobia e dal bullismo omofobo.
Tipi di bullismo omofobo
Il bullismo omofobo può prendere diverse forme:
– Dire cose del tipo “È roba da froci”, “Quella è una lesbicaccia”, “Finocchio!”;
– minacciare con il linguaggio o il comportamento;
– aggredire fisicamente o sessualmente;
– non permettere a qualcuno di prendere parte a un gioco o un’attività;
– rubare;
– usare email, messaggi WhatsApp o altri tipi di tecnologie per minacciare o diffondere dicerie su qualcuno;
– rivelare pubblicamente (o minacciare di farlo) l’orientamento sessuale o l’identità di genere di qualcuno di fronte ai coetanei, gli insegnanti o la famiglia (fare outing);
– diffondere dicerie e pettegolezzi sull’orientamento sessuale o l’identità di genere di qualcuno;
– danneggiare edifici o altro con scritte omofobe.
Scrivete ognuno di questi tipi di bullismo su un foglietto, mettetevi a coppie e discutete su quale pensate sia il tipo più comune, basandovi su ciò di cui siete stati testimoni diretti.
Le seguenti situazioni illustrano vari tipi di bullismo omofobo. Gli studenti devono discuterle e registrare i loro pensieri su
– come si sente la vittima e
– perché quel comportamento non avrebbe dovuto essere consentito.
1. Ad Aaron piace studiare danza e recitazione. Mentre passa vicino a un gruppo di ragazzi, questi gli dicono “rotto in culo”, “frocio” e “finocchio”. Un suo amico gli ha detto che qualcuno ha creato un profilo falso su un social network a suo nome, dove si legge che Aaron è gay.
Quasi due terzi (64%) degli adolescenti gay e bisessuali e più di due su cinque (44%) adolescenti lesbiche e bisessuali subiscono insulti.
2. Natasha era amica di Katz ma poco tempo fa Katz ha detto al suo gruppo di amiche che Natasha ha cercato di baciarla. Da allora le amiche si mettono sempre a ridere quando Natasha si avvicina a loro e addirittura si spostano da un’altra parte del cortile. Una volta, mentre si stavano spostando, una di loro ha detto “Attenzione, la lesbicona questa volta ci vuole provare con te!”.
Quasi un terzo degli adolescenti gay, lesbiche e bisessuali vengono ignorati e isolati.
3. Sam aveva lasciato il suo borsone nello spogliatoio durante l’ora di educazione fisica e, quando è tornato, ha trovato la scritta “Sam è gay” scritta sul borsone con l’evidenziatore. Si è voltato, e ha visto un gruppo di ragazzi più giovani che guardava nella sua direzione e rideva.
Più del 10% degli adolescenti gay, lesbiche e bisessuali subisce vandalismi o furti.
Condividete poi le vostre riflessioni con tutta la classe.
L’impatto del bullismo omofobo sui giovani
Presentiamo qui delle storie vere di giovani LGBT a scuola. Mettetevi a coppie e scegliete tre situazioni che siano simili a episodi capitati nella vostra classe. Scegliete poi due situazioni che ritenete le più brutte, che vi scuotono di più, e spiegate il perché.
1. Mentre stavo tornando a casa con un’amica, sono stata minacciata di stupro da due ragazzi, che ora sono stati condannati dal tribunale. (Ragazza, 19 anni)
2. Mi sentivo molto sola, non avevo nessuno che stesse dalla mia parte. Non avevo amiche a scuola, i professori non mi ascoltavano. Mi sentivo delusa da tutto e da tutti. All’età di 14 anni ho cominciato con l’autolesionismo. (Ragazza, 20 anni)
3. Molte ragazze mi chiamano “bestia rara” e mi lanciano tappi di bottiglia: mi prendono in giro perché me ne sto spesso per conto mio. (Ragazza, 13 anni)
4. Mi vergogno di quello che sono in realtà! (Ragazza, 15 anni)
5. Tutti i professori con cui ne ho parlato a scuola hanno ripetuto lo stesso ritornello: “Be’, se non vuoi che i bulli ti notino, cambia modo di vestire, cambia modo di essere”, come se fosse colpa mia. Ma perché dovrei cambiare modo di essere, solo perché la gente non lo accetta? (Ragazza, 16 anni)
6. I giovani devono capire che non c’è niente di sbagliato in loro e che non va bene prendere in giro chi forse è gay. È orribile dover andare a scuola ogni giorno e avere l’incubo che ti chiamino “finocchio” nel corridoio o che la gente ti fissi. Non dovrebbe essere permesso. (Ragazzo, 16 anni)
7. Ho sofferto di una forte depressione, mi sentivo come se non valessi niente e, poiché non potevo parlarne con nessuno, ho tentato il suicidio, tre volte o anche più. Ero arrabbiato con me stesso, mi sentivo frustrato per via della mia omosessualità. (Ragazzo, 16 anni)
8. Mi sento depressa e tagliata fuori, come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. (Ragazza, 19 anni)
9. Una volta un tizio mi ha tirata per i capelli; un’altra volta, sono stata spinta giù dalle scale. (Ragazza, 15 anni)
10. Sono stato quasi accoltellato durante una lezione e sono stato vittima di bullismo e violenze in tutte le scuole che ho frequentato. (Ragazzo, 17 anni)
11. Durante le lezioni mi lanciavano addosso dei libri e i professori intervenivano solamente perché venivano danneggiati i libri. (Ragazza, 16 anni)
12. Per un anno o due non mi hanno permesso di entrare nello spogliatoio femminile, così per fare educazione fisica mi cambiavo nei bagni. (Ragazza, 18 anni)
13. La scorsa estate sono stato attaccato su Facebook con tutta una serie di commenti e di post in cui mi chiamavano “frocio”. (Ragazzo, 16 anni)
14. Stavo da sola per la maggior parte del tempo, sia durante le lezioni che durante l’intervallo; quando qualcuno mi parlava, era solo per prendermi in giro. (Ragazza, 16 anni)
In plenaria
Riflettete sui danni dell’omofobia e del bullismo omofobo.
* Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia, che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishops’ Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools