“Non è costui il falegname?” (Marco 6:1-6)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Gesù è segno di scandalo per i lettori eruditi del Vangelo, per coloro che pensano di possedere già la Verità. Ma Cristo fatto uomo ci annuncia anche che la Verità è carne che si fa con noi, dentro di noi, tra di noi, lungo il cammino di tutta una vita, e che non risiede in singoli o gruppi di “eletti”, ma fiorisce dovunque ci sia amore, anche fragile, anche apparentemente lontano da quelle che riteniamo essere leggi e convenzioni indiscutibili.
Dal Vangelo secondo Marco 6:1-6
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.