I genitori di fronte alla scoperta dell’omosessualità dei loro figli
Articolo di Ludovic tratto da aquadesign.be (Belgio), 26 luglio 2007, liberamente tradotto da Nadia A.
Essere genitore non è un compito facile, ancor meno quando si è genitori di un giovane gay.
Spesso infatti il momento del coming out – quello in cui il giovane annuncia ai genitori la sua omosessualità – è una tappa dura per il giovane quanto per i genitori. Come reagire, cosa dire, cosa non dire?
Prima di tutto, ricordatevi bene che si tratta di vostro figlio, e che la sua omosessualità non cambierà tutti i momenti di gioia che avete potuto passare insieme!
Spesso l’annuncio dell’omosessualità del figlio genera nei genitori sentimenti di rigetto, incomprensione e malessere: non riconoscono più loro figlio, che percepiscono ormai come uno straniero…
Talvolta, uno dei genitori cerca spiegazioni all’omosessualità di suo figlio, cerca (vanamente) un colpevole… Una tale situazione è estremamente colpevolizzante per il giovane e dolorosa per i genitori, che vedono affondare tutto lo schema tipo della vita che avevano in mente per il giovane, cioè in genere un futuro matrimonio, figli e nipoti.
A questo si aggiunge lo sguardo della società, non ancora del tutto pronta a accettare pienamente e con intelligenza l’omosessualità come una modalità d’espressione della sessualità a tutto tondo.
A volte i genitori si convincono che si tratti di un passaggio effimero o addirittura che è possibile “guarire” tale deriva… Quei genitori sono accecati dalla tristezza; dovranno convincersi ad accettare la realtà.
Annunciare la propria omosessualità è una tappa talmente importante e a volte così piena di conseguenze per il giovane che non è mai una scelta presa alla leggera.
Non possiamo che consigliare allora ai genitori di figli omosessuali che per lo meno parlino di omosessualità con i loro figli, senza attaccarla immediatamente alla parola Aids o agli stereotipi ai quali i media ci indirizzano spesso.
Perché si tratta prima di tutto di amore e comunque sia della volontà, comunque sia, si costruire qualcosa con qualcuno, ben oltre una qualunque pratica sessuale talvolta considerata come “deviante”.
Spesso a seguire il coming out del giovane gay sono il silenzio, il diniego, il rigetto. Questo silenzio è non solo è colpevolizzante per lui, ma segna anche un rifiuto totale di ciò che lui è essenzialmente.
Annunciare la propria omosessualità ai genitori è finalmente prendere la propria vita tra le mani, affermarsi come individuo, non nascondersi più.
Si tratta quindi di un processo coraggioso e soprattutto di una dimostrazione di fiducia nei genitori e nei parenti.
Il rifiuto di questa dimostrazione di fiducia è una forma di insulto violento che viene spesso vissuta molto male dal giovane omosessuale.
Perché il figlio ha bisogno dei suoi genitori per accettarsi e intraprendere un cammino che – senza essere per forza più difficile di altri – non è tuttavia quello intrapreso dalla maggioranza…
Non dimenticate che vostro figlio non ha scelto la sua sessualità, e che il rifiuto subito per la sua omosessualità lo allontanerà da voi per sempre: ben oltre al sesso, all’aids, al gay pride, parlare di omosessualità è in primo luogo parlare d’amore!
Testo originale: Parent et confronté à l’homosexualité de son enfant