Per i cattolici LGBT e i loro familiari non c’è posto all’Incontro Mondiale delle Famiglie
Comunicato del GNRC (Global Network of Rainbow Catholics) il 24 luglio 2018, tradotto e diffuso da Cammini di Speranza
Il GNRC (Global Network of Rainbow Catholics) è “profondamente sgomento e deluso” dalla mancanza di risposta da parte dei funzionari che sovrintendono al World Meeting of Families 2018 che si svolgerà a Dublino, in Irlanda.
Il GNRC, che rappresenta 32 gruppi cattolici LGBTI di tutto il mondo, ha presentato domanda per uno stand espositivo il 17 aprile 2018. Nonostante le ripetute richieste di una decisione sulla loro richiesta e la consapevolezza che gli spazi degli stand sono ancora disponibili, il GNRC non ha ricevuto alcuna risposta.
Il GNRC non è la sola organizzazione a non aver ricevuto una risposta. Anche a We Are Church Ireland, un gruppo di cattolici impegnati nello spirito del Vaticano II, non è stato dato un riscontro sull’approvazione della loro richiesta di stand.
Il silenzio riguardo alla richiesta di stand da parte dei gruppi arriva sulla scia di una storia conflittuale emersa, all’interno dell’organizzazione dell’Incontro mondiale delle famiglie 2018 a proposito delle tematiche LGBTI. Nonostante i primi commenti dell’Arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin, e di altri rappresentanti i irlandesi della chiesa, che asserivano aspettarsi che coppie dello stesso sesso e famiglie LGBTI avrebbero trovato accoglienza nel corso del meeting, in un opuscolo promozionale, realizzato per l’evento promosso dal Vaticano, sono state cancellate le immagini ritenute raffiguranti coppie dello stesso sesso e le loro famiglie. In un video sono anche state cancellate le osservazioni del vescovo ausiliare di Los Angeles e nativo di Cork, David O’Connell, che si riferivano a modelli familiari tra cui “coppie gay che crescono bambini, persone in seconde nozze“. Nell’agenda del meeting compaiono ora relatori considerati sia omofobi, sia aperti alle tematiche gay.
Ruby Almeida, Co-Presidente del GNRC che ha presentato la domanda per uno stand, ha dichiarato: “I tentativi di ottenere una risposta sul nostro stand espositivo da parte dei funzionari del World Meeting of Families sono stati molto frustranti. Ci sentiamo completamente ignorati. Speravamo che potessimo fornire supporto ai nostri compagni cattolici che hanno membri LGBTI nelle loro famiglie. Molte famiglie sollevano domande su come essere di supporto ai membri gay e transgender delle loro famiglie, sull’insegnamento della Chiesa su di noi, e su come e perché scegliamo di rimanere cattolici. La nostra speranza era di offrire un luogo in cui queste famiglie potessero avere conversazioni schiette con persone che si sono poste le stesse domande, fornire loro strumenti e aiutarle a entrare in rete con altre persone nei loro paesi che potrebbero essere in grado di fornire supporto su base continuativa. Abbiamo molto da offrire a loro, così come ai membri della Chiesa responsabili per la pastorale rivolta tutti i tipi di famiglie“.
Ruby Almeida ha proseguito: “A causa del ritardo e del rifiuto ripetuto dei responsabili di darci un’approvazione, non è più possibile per noi realizzare questa attività di sensibilizzazione. Le persone avevano bisogno di programmare per tempo le loro ferie e organizzare il viaggio. Questo lungo trascinamento decisionale ha come risultato che non saremo in grado di fornire supporto ai nostri compagni cattolici con lo stand di informazione ed accoglienza al World Meeting of Families“.
Christopher Vella, co-presidente del GNRC ha dichiarato: “La realtà è che le persone e le famiglie LGBTI sono parte della Chiesa. Ci sono milioni di cattolici che sono LGBTI e centinaia di milioni che hanno membri LGBTI nelle loro famiglie. Meritano un ministero efficace e una cura pastorale, proprio come tutti gli altri membri della nostra Chiesa. I funzionari della Chiesa non hanno tutte le risposte; molti hanno addirittura domande da porre. Noi vogliamo veramente metterci a disposizione di queste famiglie e dei rappresentanti della Istituzione Cattolica. È tragico che la nostra assistenza e competenza non siano accolte con entusiasmo”.
Christopher Vella ha aggiunto: “Quanto accaduto sembra seguire un modello noto di eliminazione delle voci LGBTI e delle storie di cattolici LGBTI, le voci piene di fede delle nostre amorevoli famiglie cattoliche e l’accoglienza delle comunità ecclesiali. Crediamo che gli organizzatori del World Meeting of Families non volessero affrontare ulteriori controversie relative all’inclusione delle realtà cattoliche LGBTI. Piuttosto che affrontare le conseguenze di una decisione, hanno bloccato e ignorato la nostra richiesta. Questa mancanza di considerazione per i bisogni di potenziali partecipanti ci ha disturbato e frustrato. Ci aspettiamo di meglio dalla nostra Chiesa”
Il Global Network of Rainbow Families ha inviato comunicazioni per chiarimenti sullo stand al Rev. Tim Bartlett, alla guida del gruppo di organizzazione dell’incontro mondiale delle famiglie 2018, all’arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino e al cardinale Kevin Farrell, presidente del Dicastero per i laici, Famiglia e vita. Ad oggi, “non ha ricevuto alcuna forma di risposta o riscontro.”
I Co-presidenti hanno informato che le famiglie LGBTI saranno comunque rappresentate al World Meeting of Families, anche senza uno stand. Marianne Duddy-Burke, direttore esecutivo di DignityUSA (un gruppo membro di GNRC), sua moglie ei loro due figli adottivi parteciperanno all’evento. “Facciamo parte della famiglia cattolica“, ha detto Duddy-Burke, “ed è importante avere una presenza visibile a questo e ad altri eventi cattolici. Non vedo l’ora di ascoltare le domande delle altre persone presenti al Meeting e di condividere la nostra esperienza di famiglia cattolica“.
Global Network of Rainbow Catholics 2018
Sito Web: www.rainbowcatholics.org
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Il Global Network of Rainbow Catholics (GNRC) riunisce organizzazioni e individui che lavorano per la cura pastorale e la giustizia per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersessuali e queer (LGBTIQ) e le loro famiglie. Lavoriamo per l’affermazione, l’inclusione, la dignità e l’eguaglianza della nostra comunità arcobaleno nella Chiesa cattolica romana e nella società. Il GNRC è stato fondato a Roma nell’ottobre 2015, legalmente costituito a Monaco-Dachau a dicembre 2017, ed è registrato in Italia.