“Se uno serve me, il Padre lo onorerà” (Giovanni 12:24-26)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Come ieri Gesù ci parlava di una verginità che è già promessa ed attesa di vita, così oggi ci parla di una morte che non è solo dolore e chiusura, ma dono di vita e fecondità piena di umiltà: il seme che, nascosto nella terra, si sfalda, non si estingue, ma dà vita a una pianta e a dei frutti, facendo sì che la vita sia eterna e si moltiplichi, come l’amore.
Dal Vangelo secondo Giovanni 12:24-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.