Da che parte sta papa Francesco sul tema dell’omosessualità?
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 26 maggio 2018, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Da che parte sta papa Francesco sul tema dell’omosessualità? È lecito chiederselo quando da una parte afferma che l’identità sessuale gay è creata da Dio, mentre dall’altra parte ribadisce che i gay non possono accedere al sacerdozio.
In un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani [avvenuto il 21 maggio 2018] il Pontefice avrebbe confermato la proibizione per i gay di accedere al sacerdozio. Secondo l’agenzia Reuters il Papa avrebbe detto: “Occhio alle ammissioni ai seminari, occhi aperti […] Nel dubbio, meglio che [gli omosessuali] non entrino”.
Il sito cattolico Crux aggiunge: “Secondo Vatican Insider Francesco avrebbe detto ai prelati italiani: ‘queste tendenze, quando sono «profondamente radicate», e la pratica di «atti omosessuali», possono compromettere la vita del seminario oltre che quella dello stesso ragazzo e un suo futuro eventuale sacerdozio’”.
Data la natura privata di questo incontro, il Vaticano non ha confermato né smentito, ma secondo Crux il presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti, sembra confermare il fatto che Francesco abbia parlato di omosessualità nel quadro di una discussione sul calo delle vocazioni in Italia.
Crux riporta inoltre che papa Francesco avrebbe parlato di gay e sacerdozio in una lettera ai vescovi cileni sul tema degli abusi sessuali del clero, in cui il Pontefice scrive: “Si sono verificati problemi nei seminari: vescovi e superiori religiosi hanno affidato la guida dei seminari a sacerdoti sospetti praticare l’omosessualità”.
Nel dicembre del 2016 la Congregazione per il Clero ha pubblicato un documento intitolato Il dono della vocazione presbiterale, che ha riconfermato la proibizione per i gay di accedere al sacerdozio emanata nel 2005. Molte sono state le iniziative cattoliche contrarie, come la raccolta di firme promossa da New Ways Ministry.
Nella medesima settimana della dichiarazione sui sacerdoti gay, papa Francesco è stato lodato per una sua frase rivolta al cileno Juan Carlos Cruz, omosessuale e vittima degli abusi di un sacerdote: “Dio ti ha fatto così e ti ama”. Accostare questi due episodi non fa che evidenziare una volta di più l’ambiguo atteggiamento del Papa nei riguardi dell’omosessualità.
Come spesso accade, in ambedue i casi le frasi del Papa vengono riferite da persone terze e non sono confermate dal Vaticano, il che genera più domande che risposte. Papa Francesco crede forse che lesbiche e gay siano stati creati in quel modo da un Dio che li ama? Oppure l’omosessualità è una tendenza “profondamente radicata” e minacciosa (un’idea, questa, che riduce il potenziale di ogni persona all’attività genitale)? Forse che Francesco soffre di una certa dissonanza, visto che a volte sostiene una posizione, a volte l’altra?
Comunque sia, il popolo di Dio si merita qualcosa di più che testimonianze non verificabili, si merita dichiarazioni chiare da parte dello stesso Pontefice. Non è necessario che siano delle risposte o degli insegnamenti definitivi: in questo modo potranno affrontare meglio la complessità dell’argomento; ma in ogni caso dovranno essere trasparenti e chiare su ciò che papa Francesco dice o non dice.
* Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: Pope Francis Seemingly Re-Affirms Ban on Gay Men in Priesthood