“Sulla tua parola getterò le reti” (Luca 5:1-11)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Per vivere e comprendere la Parola di Dio, per viverla, ci vuole un momento in cui dobbiamo fare ressa attorno a Gesù e ubriacarci della sua presenza e della sua parola. Vengono però momenti – e sono quelli in cui la fede e l’amore si fanno più forti – in cui dobbiamo ascoltare Gesù che ci insegna stando lontano da noi, da una barca. Dobbiamo amarlo, non solo quando tutto è chiaro, ma anche quando ci chiede, come accade a Pietro, cose apparentemente assurde, che ci possono apparire persino ingiuste e inutili. È in quel momento che le reti della nostra fede possono riempirsi fino a traboccare. È in quel momento che la nostra vita può assumere autenticità, perché è illuminata dallo sguardo di Cristo, sempre.
Dal Vangelo secondo Luca 5:1-11
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.