Perché predico tutte le domeniche nella mia chiesa sull’HIV
Intervista al reverendo Paul Mokgethi-Heath pubblicata sul sito IRIN News (Svizzera) il 6 maggio 2009, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Il reverendo Paul Mokgethi-Heath dal 1998, quando gli è stato diagnosticato l’HIV, guida il gregge della Hope and Unity Metropolitan Community Church di Johannesburg, in Sudafrica. Gli abbiamo chiesto cosa vuol dire essere un pastore gay e sieropositivo, e ha offerto il suo consiglio a quelle coppie in cui una persona è sieropositiva e l’altra no.
“Se nella mia chiesa predico sull’HIV? Lo faccio tutte le domeniche. Sempre abbiamo una cerimonia di accensione delle candele [in memoria di chi è morto], ma prima [di fare questo], ogni domenica invitiamo qualcuno a parlare, a condividere la sua storia e […] anche il suo cammino.
“Per quanto riguarda le relazioni con gli altri pastori, so che è difficile: parlare di HIV e sesso è tabù. Un paio di membri del consiglio [di chiesa] all’inizio hanno sentito come problematica [la mia condizione], ma li ho preparati ed educati, così che hanno imparato ad accettarmi e mi sono sempre stati vicini.
“Perciò, la mia congregazione mi conosce bene, [ma…], per quanto riguarda il pensiero che i membri hanno riguardo l’HIV, è stato tutto una sfida. Ne parliamo molto, e siamo molto aperti sull’argomento, ma molte persone ancora si stigmatizzano da sole.
“Molti malati sono ancora spaventati di uscire allo scoperto e parlare della loro condizione, e anche nella mia congregazione, per quanto ne possiamo parlare ed essere aperti, c’è ancora gente che muore.
“Cerco di vivere in maniera sana, mangiando sano, dormendo abbastanza e facendo molto esercizio. Quando c’è da far festa, faccio festa, viaggio, mi diverto e vedo il mondo.
“Sì, sono sposato con un uomo, sono gay e pastore. So che [il dibattito su questa tematica] risente delle componenti culturali e religiose, e di molte altre cose […] di ciò che dicono le Scritture.
“Se volete discutere ancora una volta, sono pronto e ben disposto, ma dico quello che so: che Dio mi ha chiamato ad essere un pastore e mi ha amato: è per questo che sono sposato e ho una relazione monogama con un altro uomo, e di questo ringrazio Dio.
“Per quanto riguarda le relazioni [in cui uno dei partner è sieropositivo e l’altro no] vorrei dire a chi è sieronegativo, per favore, abbiate cura di proteggervi e di non infettarvi.
“Se siete consapevoli della vostra condizione, per favore, parlatene, non tenetela nascosta. So che è molto difficile, perché a volte abbiamo paura che, se facciamo coming out e ne parliamo ai nostri partner, quelli ci rifiuteranno, e sì, a volte accade.
“Scappano da noi: sì, a volte lo fanno. Sparlano di noi: sì, a volte lo fanno. Siate fedeli a voi stessi, siate agenti del cambiamento, abbiate cura di essere sempre voi stessi.”
Testo originale: Rev Paul Mokgethi-Heath, “Do I preach about HIV at my church? Every Sunday!”