Amo il mondo che cerca se stesso
Riflessioni di Jean-Marie de Bourqueney* pubblicate sul sito Protestants dans la Ville (Francia) il 25 novembre 2018, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Amo il mondo così com’è, nella sua complessità! Non mi piace quando vengono contrapposti il Cielo e la Terra, il “mondo libero” e il mondo sovietico, lo shock delle civiltà, i neri e i bianchi, i Francesi purosangue e… gli altri! L’Evangelo, così come io lo leggo, mi chiama ad andare verso il mondo, a vivere in questo mondo, ad amarlo e servirlo; non mi chiama a fuggirlo perché il Cielo è migliore, ma a rendermi conto che il cielo comincia al di là della mia pelle, tra di noi, che il Cielo di Dio non è una fuga dagli uomini.
Non mi piace nemmeno quando qualcuno contrappone le religioni, senza scorgere insospettati ponti per il dialogo. Non mi piace quando si dice che i protestanti sono cristiani non cattolici, che si definiscono in opposizione al cattolicesimo, e quando si dice che i protestanti liberali vanno semplicemente contro quelli ortodossi o evangelici. Infine, non mi piace quando qualcuno contrappone fede e ateismo in una riduzione semplicistica, dato che, fra zero e dieci, non so a che livello sia la mia fede.
Amo il mondo che cerca se stesso, che si costruisce. Amo l’essere umano che incontra, dialoga e condivide. E credo anche che Dio ami l’essere umano, senza giudicarlo, e senza costringerlo a praticare una religione per potersi salvare. Mi sento triste quando vedo chi pensa di aver trovato una risposta definitiva a tutto… Si annoierà, si ripiegherà su se stesso, giungerà ad odiare gli altri. Il mio Evangelo è un Evangelo che compie la scelta dell’Uomo.
Vorrei che inventassero un nuovo strumento di misurazione: il “finezzometro”, che potrebbe aiutarci ad abbandonare le nostre opinioni perentorie e di rimettere la finezza al centro del dibattito, della vita e della fede. Anche quando saremo in disaccordo o in opposizione, potremo comunque essere, tutti, una forza propositiva, cercatori di verità e costruttori del domani.
* Jean-Marie de Bourqueney è pastore della Chiesa Protestante Unita a Parigi-Batignolles. Partecipa alla redazione e alla direzione di Évangile et Liberté. Si interessa soprattutto di dialogo interreligioso e teologia del processo.