L’Eterno non è la riserva di caccia di nessuno
Riflessioni* di Abigaïl Bassac** pubblicate sul sito Protestants dans la Ville (Francia) il 28 gennaio 2019, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
“E voi, chi dite che io sia?” Questa domanda rivolta da Gesù ai suoi discepoli è una delle frasi bibliche più conosciute. E a ben ragione: al di là del Cristo, che va riconosciuto come tale, la domanda ci porta dritti al lavoro teologico che si impone a chiunque abbia sentito almeno una volta la parola “Dio”. Tutti abbiamo una teologia, a prescindere da chi siamo e da quanti anni abbiamo; anche quegli Uomini che sono atei hanno una loro rappresentazione di Dio, di quel Dio che loro rifiutano, ma che in qualche modo concepiscono. La nostra teologia evolve negli anni, talvolta nostro malgrado, sul filo delle nostre esperienze, delle nostre ferite, dei momenti di epifania, ed evolve anche grazie agli incontri, alle letture, a tutto ciò che fa la nostra vita.
È un cammino che non ha bisogno della nostra decisione di metterci in marcia, vale a dire che non è necessaria una laurea in teologia per tentare di rispondere alla domanda essenziale: “Chi è Dio per me?”. E non è necessario essere un fervente cristiano per diffondere una buona novella. Leggendo la Bibbia, a volte sono proprio i pagani ad avere una teologia corretta: pensiamo al centurione che pronuncia il celebre “Veramente, quest’uomo era figlio di Dio!” ai piedi della croce (Marco 15:39)! Ascoltiamo Dario, il re dei Medi, proclamare a proposito dell’Eterno: “È il Dio vivente che dura in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. Egli libera e salva, fa segni e prodigi in cielo e in terra” (Daniele 6:26-27). Riconoscete le vostre convinzioni in queste affermazioni per bocca di pagani? Sono la prova che l’Eterno non è la riserva di caccia di nessuno.
* I passi biblici sono tratti dalla versione Nuova Riveduta.
** Abigaïl Bassac ha conseguito un master alla Scuola Pratica di Alti Studi (sezione di scienze religiose) e ne sta conseguendo un altro in teologia a Ginevra. Lavora come assistente all’Istituto Protestante di Teologia (facoltà di Parigi) e caporedattrice aggiunta di Évangile et Liberté.