L’orientamento sessuale e l’identità di genere non sono un crimine
Comunicato Stampa di Cammini di Speranza del 6 aprile 2019
Roma, 6 aprile 2019 – Cammini di Speranza si rallegra per l’opportunità di incontro offerta dalla Chiesa cattolica ai rappresentanti delle associazioni sudamericane e internazionali sui diritti umani a proposito della denuncia dei crimini omofobici e transfobici in alcuni paesi dei Caraibi e auspica un ruolo attivo della Chiesa Cattolica stessa.
Cammini di Speranza, associazione nazionale delle persone LGBT cristiane, membro fondatore del Global Network of Rainbow Catholics, ringrazia il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinal Pietro Parolin, per l’opportunità di incontro che ha offerto ai rappresentanti delle associazioni sudamericane e internazionali che hanno presentato i dati allarmanti di un osservatorio sulla violazione dei diritti umani di persone viventi nei Caraibi a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere.
“Purtroppo in molti paesi del mondo l’identità sessuale o l’identità di genere sono un crimine, punito per legge di Stato con la reclusione o la morte addirittura, come abbiamo visto istituire recentemente nel Sultanato del Brunei. – ha dichiarato Andrea Rubera, portavoce di Cammini di Speranza – In altri paesi del mondo la cultura locale espone comunque queste persone a una vita di nascondimento e persecuzione spesso anche da parte delle proprie famiglie.
In questi paesi – ha continuato Rubera – il ruolo della Chiesa Cattolica può essere fondamentale per accogliere e proteggere le persone omosessuali e transessuali. Siamo pieni di gratitudine nell’apprendere del ruolo attivo svolto da papa Francesco nei confronti della diocesi del Belize che stava contrastando l’operazione del governo locale per decriminalizzare l’omosessualità”.
Cammini di Speranza si unisce ai delegati presenti, che ringrazia per la loro proattività e lavoro costante, nel suggerire un ruolo attivo e un pronunciamento ufficiale della Chiesa Cattolica a favore della protezione delle vittime di omofobia e transfobia nei paesi del mondo dove identità di genere e orientamento sessuale sono un crimine o uno stigma sociale.
Intorno alla data del 17 maggio, in molte città nel mondo, ad opera di tanti gruppi di persone cristiane LGBT e non, si organizzeranno delle veglie di preghiera per ricordare le vittime dell’odio transfobico e omofobico. L’invito di Cammini di Speranza: “Sarebbe bello poterlo fare in stretta collaborazione con le diocesi, pregando tutti insieme perché non si soffra più per la propria identità di genere o orientamento sessuale”.
Le donne e gli uomini omosessuali e transessuali cristiani italiani, sono a disposizione per costruire insieme, se ne ravviserà l’opportunità un percorso di conoscenza e approfondimento.
Per informazioni:
CAMMINI DI SPERANZA
E-mail: info@camminidisperanza.org
Website: camminidisperanza.org
Twitter: @cdisperanza
#chiesaascoltaci
Facebook: Cammini di Speranza