Perchè i siti di cattolici integralisti stanno attaccando le veglie e la pastorale con i cristiani LGBT?
Riflessioni di Gianni Geraci de Il guado di Milano e de La Tenda di Gionata
In questi giorni, con una serie di articoli, i siti internet e i blog vicini alla galassia dei cattolici integralisti si stanno scagliando contro le iniziative di pastorale cattolica con le persone LGBT e contro le Veglie di preghiera per il superamento della violenza dell’omofobia e della transfobia, dandone una lettura distorta che ha come obiettivo quello di contestare Papa Francesco e le sue aperture.
Val perciò la pena di ricordare che:
L’ufficio che, in Diocesi di Torino, si occupa di pastorale con le persone omosessuali è stato fondato prima del 2009 e il suo primo responsabile (che si chiama Valter Danna e che adesso è Vicario Generale della Diocesi di Torino) ha addirittura pubblicato un libro che fa tesoro di quell’esperienza. Lo stesso si può dire delle tante iniziative pastorali che ci sono in diversi paesi. Nel libro «Il posto dell’altro. Le persone omosessuali nelle chiese cristiane» che è stato pubblicato nel 2001, c’è ad esempio un documento della Diocesi di Innsbruck in cui venivano incoraggiate le relazioni stabili e fedeli tra persone dello stesso sesso.
Anche per le Veglie di preghiera per le vittime dell’omofobia, sul cui svolgimento quest’anno alcuni siti integralisti gridano allo scandalo, dobbiamo dire che hanno scoperto l’acqua calda, visto che le prime veglie si sono svolte a Firenze e a Milano il 28 Giugno del 2007 (la scelta di spostarle a Maggio è stata fatta nel 2009 per legarle alla ricorrenza del 17 maggio, giornata internazionale di lotta contro l’omotransfobia).
Per quanto riguarda l’atteggiamento di attenzione verso le persone LGBT di Avvenire, si tratta invece di un ritorno al passato, prima della svolta del 2010 quando il quotidiano dei vescovi italiani è stato costretto a cavalcare l’allarme “gender” che era stato lanciato da personaggi come monsignor Anatrella (che guarda caso, adesso, è stato ridotto allo stato laicale in seguito alle molestie sessuali che compiva nei confronti di alcuni giovani che andavano da lui per “curare” la loro omosessualità). Infatti sino al 2010 le iniziative che gli omosessuali credenti portavano avanti venivano sistematicamente seguite, con degli articoli abbastanza equilibrati.
L’unica vera novità di questi ultimi mesi è l’uscita del libro «Sodoma» di Frederic Martel. Ma anche qui i siti di cristiani integralisti non riportano le notizie in maniera esatta, perché nel suo libro Martel scrive che i membri del clero che si sono adoperati maggiormente per irrigidire l’atteggiamento delle istituzioni ecclesiastiche nei confronti degli omosessuali, molto spesso non sono solamente omosessuali, ma praticano anche un’omosessualità molto disordinata e trasgressiva.
Il fatto è che adesso, ai vertici della Chiesa, c’è un papa che ha deciso di non nascondersi più dietro all’ipocrisia che troppo spesso, in passato, ha intossicato la Chiesa, tant’è vero che come ricorda lo stesso Martel, in un suo discorso, è stato proprio papa Francesco a ricordare che: «Dietro alla rigidità c’è sempre qualcosa di nascosto. In tanti casi una doppia vita».
Quello che sta succedendo, finalmente, è che la doppia vita non viene più difesa a oltranza secondo quel principio del “Nisi caste, saltem caute” (“se non puoi essere casto, almeno cerca di fare le cose di nascosto”) a cui, un po’ per paura e un po’ per quieto vivere, ci si atteneva prima. E questo, se l’analisi di Martel è esatta, dà molto fastidio negli ambienti conservatori (dove l’omosessualità nascosta sarebbe più diffusa).
Di qui alla scelta di scatenare una battaglia su tanti fronti contro il primo papa che ha fatto una scelta di trasparenza dicendo con chiarezza quello che il Magistero ha sempre insegnato, ovvero che le persone omosessuali fanno parte a pieno titolo della Chiesa e che debbono essere accolte con rispetto, evitando qualunque ingiusta discriminazione.
Gli articoli pieni di falsità di questi siti sono uno dei tanti episodi di questa battaglia scatenata contro di lui.