Le ragazze trans non sono bambole del sesso, ne bersagli della violenza dell’intolleranza
RIflessioni di Alessia Nobile, una donna transgender cristiana
Cos’è la violenza? La violenza è un comportamento VOLONTARIO esercitato da uno o più soggetti su una o più persone. Non si decide di divenire donna, si nasce e basta! A volte può capitare di nascere in un corpo sbalgliato (involucro), ma l’anima è donna e quella Dio l’ha regalata anche alle ragazze transgender. E’ questo quello che dovrebbero sapere tutti quelli che volontariamente usano violenza ai danni delle ragazze transessuali.
A seguito degli episodi accaduti in Puglia lo scorso 21 ottobre con l’omicidio di una ragazza trans, nei pressi della periferia di Bari, dove un colpo di lama alla nuca ha segnato la fine dell’esistenza di Ambra; il caso è stato insabbiato e l’assassino è ancora libero.
Il 19 aprile 2019 a Foggia, un gruppo di ragazzi ha picchiato e insultato una ragazza transgender, solo per essersi opposta a prestazioni sessuali; questa volta però la vittima è riuscita a mettersi in salvo; gli aggressori sono stati arrestati, elenco quelle che sono le varie tipologie di violenza esercitate sulle ragazze trans:
1) Violenza fisica;
2) Violenza psicolgica;
3) Bullismo sociale;
4) Bullismo in ambito lavorativo;
5) Emarginazione;
6) Discriminazione.
E’ chiaro come a colpire le ragazze MTF(in trasizione da maschio a donna) non sia solo la violenza fisica, quella che si vede, si tocca e ha una forma; ma ci siano anche altre violenze meno evidenti agli occhi umani, ma sicuramante molto dolorose e altrettanto fatali. Quello che non si vede, spesso si allarga, provoca voragini e silenzio.
A tutte le ragazze transgender: Impariamo a denunciare, a darci il permesso di portare alla luce le ragioni, i diritti e le verità. La vita va salvaguardata,è un dono e come tale deve essere cautelata e tutelata. Siamo essere umani, non bambole di sesso, nemmeno bersagli facili.
Alla società: Imparate a conoscere la natura di ogni essere umano, senza prendere le distanza, condannare e disapprovare. Nessuno ha il diritto di giudicare, tutti invece abbiamo il dovere di garantire i diritti ad ogni singola persona. Impariamo a disegnare un mondo senza differenze e aboliamo il muro del pregiudizio.