Come gay cristiano ho ritrovato Dio nell’abbraccio degli altri
Testimonianza di Giuseppe Lombardi di Roma su “Venite e Vedrete!“, il pellegrinaggio verso Assisi dei cristiani LGBT e i loro amici (7-21 Luglio 2019)
Caro Amico ti scrivo… così mi sento di iniziare, questo mio fare memoria, ritornando a scrivere al mio più Caro, Vecchio e Buon Amico, Gesù 🙂
Nelle tappe più significative della mia Vita, Lui ci è sempre stato, anche quando ho attraversato momenti, più o meno critici e difficili, ho sempre percepito che il Buon Dio non mi avesse mai abbandonato, come un Padre, come la maggior parte dei genitori, mi ha lasciato vivere la mia vita, ma in qualche modo ha sempre accompagnato i miei passi e probabilmente, come diceva una Bellissima Preghiera di un Anonimo Brasiliano, nei momenti peggiori, nonostante io sia piuttosto pesante :-), immagino mi abbia preso in Braccio .
Mentre scrivo, mi tornano alla mente, alcune immagini indelebili del recente Pellegrinaggio verso Assisi, di Luglio 2019, avevamo da poco lasciato la Chiesa del Monastero di Santa Chiara in Trevi (PG) dove avevamo incontrato la Madre Badessa delle Monache Clarisse e riprendevamo un sentiero del Cammino di Francesco che però in alcuni tratti si faceva abbastanza impervio e sassoso.
Io come in quasi tutto il Cammino avevo ai piedi i sandali ed un paio di calzini (per contrastare il formarsi delle vesciche) e mi sono visto una discesa abbastanza ripida, sassosa e disconnessa e ho provato a dire, forse è meglio che vado avanti io, altrimenti se perdo l’equilibrio e cado rischio di far cadere gli altri che sono avanti. Ma in un attimo, i più disinvolti ci hanno preceduto e si sono messi a zigo zago ai lati del sentiero e, quando è arrivato il mio turno, ho incontrato una mano dopo l’altra, passo dopo passo, sasso dopo sasso, ha camminato con una leggerezza per me un po’ rara.
Mi son trovato che avevo superato uno dei tratti più difficili ed impervi in cui mi sono imbattuto, con una sorprendente facilità. Credo di aver avuto un po’ di paura e, un attimo dopo, di essermi affidato. Non ho avuto il tempo di ragionare, ma è accaduto e, ripensandoci, ancora mi si scalda il cuore, e ripenso ad una frase che molti anni fa, lessi su un Poster dei Padri Giuseppini a Viterbo : “Siamo nelle Mani di Dio! Siamo in Buone Mani !” (San Leonardo Murialdo); che Gioia Grande rendersene conto, prendere consapevolezza che Dio ci si manifesta in situazioni concrete della Vita.
Quando cammini, senza scarponcini ai piedi, su una discesa sdrucciolevole e sei oggettivamente piuttosto pesante ed in un attimo le mani tese quasi ti fanno Danzare, come abbiamo Cantato “Danza la Vita” e “Canta come cantano i viandanti, non solo per riempire il tempo, ma per sostener lo sforzo, Canta e Cammina” … “Danza la Vita, al ritmo dello Spirito, Danza, danza al ritmo che c’è in te” … ma poi la cosa davvero più Bella che sento di aver sperimentato e pure scritta in questo Bel Canto, che sento Preghiera e che mi invita a “Cammina sulle orme del Signore, non solo con i piedi, ma usa soprattutto il cuore. Ama … chi è con te. Cammina con lo zaino sulle spalle, la fatica aiuta a crescere nella Condivisione, Canta e Cammina; se poi, credi non possa bastare, Danza la Vita, al ritmo dello Spirito, Danza, danza al ritmo che c’è in te; Oh Spirito che riempi i nostri cuori, Danza assieme a noi !”
Non molto altro mi sento di aggiungere, ma a modo mio, in questo fare memoria Voglio tornare a Ringraziare, Tutti e tutte, i miei e le mie Compagne di Strada, Sergio, Davide, Marco, Sara e Monica, Frere Antonio, don Fausto, Myriam e Matteo, Ivano, Maurizia, Felice, Massimo ed Edoardo (con lui in particolare abbiamo riso tanto e davvero il Cammino, che in alcuni momenti è stato piuttosto faticoso, è risultato più sostenibile), ma anche i due Luca, Riccardo, Simone, Francesco, e via via uno ad una Tutti e tutte, e le persone incontrate, don Abel a Foligno, la responsabile delle Suore Francescane di Spello che tanto Cordialmente ci hanno Ospitato … davvero tanti i Volti che mi tornano alla mente, anche in ordine sperso, le due coppie di Sposi conosciuti nella Comunità Chemen Neuf di Trevi, le due Suore Benedettine conosciute sempre a Trevi, Fra Stefano ad Assisi etc. …
Ma il Grazie più grande mi sento di farlo a Dio che è Padre e Figlio e Spirito Santo, con le parole che scrissi in dei dialoghi personali con il Signore … durante un indimenticabile Ritiro quaresimale che feci con il Gruppo “La Sorgente” di Roma (MONTE FIOLO di Casperia (RI), lì Aprile 2009).
Ti ringrazio, oh mio Signore
Per il Mondo che Tu hai Creato
Per la Vita di Ogni Persona
Per l’Anziano ed il Neonato
Per l’Adulto, per il Bambino
Che anch’io sono stato e
Che da grande, in me ho ritrovato.
Per l’affetto ricevuto e cercato
Per l’Amore avuto, accolto o dato
Per il Cammino di ogni giorno
Per il Cammino di Ogni Uomo;
Ti ringrazio per ogni fiume
Che corre verso il suo mare
Per la Pace vissuta e condivisa,
Per i conflitti, faccio più fatica
A dirTi Grazie, ma a volte
mi hanno fatto Crescere …
A volte sono stanco,
di certi momenti sempre in salita,
ma Grazie comunque Signore
Per Tutta questa mia Vita
Che ho scoperto Complessa ed articolata
Certo Creativa e non scontata,
Oggi Ti dico un Grazie profondo,
Perché Amo Tutta la mia Vita,
Esattamente così come è capitato di viverla ;
con errori, cadute ed incertezze, dove tutto sommato
non ho trovato un Tuo Disegno già scritto,
ma dove abbiamo Dipinto insieme una Storia Unica,
a volte faticosa, ma che bello, quando salendo salendo
si giunge alla meta, od anche solo si allarga l’orizzonte,
ci si apre il Cuore per un rosso Tramonto,
per uno sguardo sereno o per il pianto,
Tutto, per Tutto Grazie Signore
Anche per ciò che saprai donarmi
Per quel che verrà, ma soprattutto perché so
Che continuerai ad Amarmi ! Beppe.
Caro Signore Gesù,
Ti scrivo come ad un Amico, anzi al mio più Grande Amico,
mi accompagni nel Cammino da Tutta la Vita,
mi hai preso per mano da Sempre, probabilmente
da prima che io nascessi.
Fin da bambino ho avuto momenti di Solitudine
spesso mi sono sentito poco amato,
soprattutto da mia madre ed in famiglia;
di difficoltà ce ne sono state tante,
per decenni di litigi tra i miei genitori,
per gli insuccessi nei primi Amori,
per il peso che aumentava …
ma sempre nei momenti più duri,
nelle crisi più acerbe,
nelle tempeste più avverse,
un attimo prima della mia resa
Tu eri pronto a darmi nuova Speranza,
nuovo Coraggio, forza, audacia e perseveranza
per riprendere il Cammino; prontamente
nuovi Fratelli e compagni di Viaggio
mi facevi incontrare; bei luoghi come questo,
in cui Pregare, un prato, Alberi attorno e dolci Colline
Sabine, pigolii di uccellini che si rispondono, ma
anche qualche auto o motorini passare
in lontananza, che richiamano i suoni
Quotidiani della Vita, od anche l’abbaiare di un cane …
Insomma, Straordinario ed Ordinario si incontrano.
Questa è la Vita, fatta di opposti e dialettici
Pensieri, Suoni e Colori
Fatta di incontri, d’Amori e di cuori
Parole, Canti e Odori …
Fatta di Sole, di nubi o di nebbia
Neve, pioggia o grandine …
Tutto nell’insieme, rende irripetibile Ogni Vita !
Naturalmente nel fare memoria, non posso neanche dimenticare che, ad Agosto del 2017 c’è stata un’altra esperienza per me molto significativa, l’aver partecipato al 1° Pellegrinaggio LGBT italiano , sulla Via Francigena, esperienza confluita anche in un Documentario “La stessa Strada“, a cura di Marco Mura, che contiene una mia testimonianza, in cui racconto anche del mio, un po’ travagliato Cammino, per trovare un equilibrio tra la mia Fede e l’Omosessualità che, ad un certo punto a 33 anni di età, mi son trovato necessariamente ad Accogliere, con parallelamente il Dono ricevuto della Vocazione e della Professione nell’Ordine Francescano Secolare, nel quale sono in Cammino ormai dal 2003; un Grazie Speciale a Tutta la mia Fraternità di Monterotondo (RM), che sempre mi ha benevolmente Accolto, formato e accompagnato, nel cercare di esercitarci vicendevolmente nel passare dal Vangelo alla Vita e dalla Vita al Vangelo, secondo l’esempio di San Francesco di Assisi .
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