“Quanto e’ bello che i fratelli vivano assieme”. Un giovane cristiano LGBT sulle strade della vita!
Testimonianza di Daniele sul ritiro “Quanto è bello che i fratelli vivano insieme” del Progetto Giovani Cristiani LGBT (Napoli, 31 Ottobre/3 Novembre 2019)
In questi 7 giorni a casa da solo dopo il ritiro del Progetto Giovani Cristiani LGBT, ho lasciato scorrere dentro di me l’esperienza fatta, le parole risuonare, gli abbracci riscaldare e le preghiere ed il canto curare il mio cuore. Così mi ritrovo qui a regalarmi questa sintesi in pienezza. Sono arrivato al nostro progetto percorrendo un’ardua strada, semplicemente la VITA!
Nel 2013 il mio Coming-Out.
Nel 2015 le parole di Papa Francesco ai giovani di Torino: “Vivere Controcorrente!”, “Vivere e non vivacchiare!”. Vivo ed ho vissuto quelle correnti, nella mia vita da single e nelle mie due relazioni di coppia concluse. Mi sono interrogato più volte su “Mondo Omosessuale”, “Mondo Ecclesiale Cristiano” e sul mio modo cristiano ed omosessuale di vivere. Ho elaborato il valore dell’esempio che oggi associo a quello di Frutto.
A Maggio del 2019 ho sentito Gesù richiamarmi ad AGROPOLI, nella stessa terra del nostro ritiro.
Il 13 Luglio 2019 a Cascia vivevo l’amore fedele e la possibilità delle cose impossibili di SANTA RITA. Ed oggi mi accorgo che negli stessi giorni e negli stessi posti voi pellegrini camminavate verso Assisi. Vi avevo vicini senza saperlo!!!
A quel punto, vi ho trovati sui social che tanto odio e dopo 5 mesi di nuovo in Campania assieme a voi ed al SIGNORE. Ho ritrovato subito gli amici conosciuti al Gruppo Giovani del Guado Milano ed a riconferma della presenza di DIO, Don Bosco (“CHI AMA EDUCA”). Sono cresciuto in Sicilia a pane e Don Bosco con Padre Campo e divenuto adulto a Torino all’ombra dell’opera Salesiana, così ho sentito subito fiducia nell’esperienza che mi preparavo a vivere.
Nei giorni e nelle esperienze vissute insieme ho sentito crescere la fiducia in me, in voi ed in quello che stavamo per realizzare. Passo dopo passo ho sentito e sento ancora scorrere ed arricchirmi queste cose:
- I semplici dialoghi con ognuno di voi
- I momenti leggeri e frivoli mangiando un pasto, bevendo del vino (Feli? Ade? Ahahah) o ballando come le pazze (Ade, Elvis, Carlo, Ricky e tutte le Giorgia sisters’)
- La fortissima necessità di diventare padre (Grazie Luca ed Alba) e le lotte ancora da fare per una Genitorialità e basta, senza 1 e senza 2 (Adozione, Famiglie Arcobaleno)
- La capacità di dialogo, compromesso e mediazione (PONTI SOSPESI)
- Il riconoscerci “sale della terra e luce del mondo” come ogni altro giovane dell’AC (Grazie Matteo e c’è tanto da lavorare assieme)
- Il grande cuore dei nostri genitori che ci hanno messo al mondo da piante rigogliose e che come frutti rigogliosi ci presentano in dono alla nostra chiesa (Grazie CORRADO). Piccio’ mettiamoci tutto il nostro coraggio e dimostriamolo.
- Protezione, Permesso e Potenza in quella scala di azione che ognuno vive nelle scelte della propria vita; dal coming-out alla voglia di vivere ogni mattina un nuovo giorno (Grazie Alessandra)
- La preghiera con i sacerdoti che ci hanno fatto sentire DIO vicino (Grazie Fausto e Cristobal)
- Il Canto per “pregare 2 volte” come diceva Sant’Agostino, mettendo a frutto le nostre doti (A che ora proviamo Luigi, Lorenzo, Andrea, Paolo, Jorge, Felice, Alessio, Francesco J?)
- La veglia in cui con fiducia ci siamo aperti. Ho sentito le vostre emozioni insieme alle mie, scorrere nelle mie membra e nel mio cuore. “Chiedete e vi sarà dato”dice il signore e così ho chiesto ancora una volta. Ho accolto nelle mie mani e nel mio cuore e dalle mie mani e dal mio cuore ho dato. Perché lui si manifesta in ognuno di noi e ci mette affianco per aiutarci l’un l’altro come nell’amore così nella discordia e nel confronto. Tutto ci aiuta a crescere.
- La forza delle Pantere e degli Euforici (Edo ed Ade, Fraaaaa J)
- I consigli che ho apprezzato e di cui faccio tesoro (Grazie a tutti)
- Il mio desiderio che un giorno possa smettere di cercare il modo di amare me stesso, ma semplicemente viverlo spontaneamente, saperlo donare alla “Famiglia” che il signore vorrà donarmi ed a voi fratelli miei.
Vi porto nel mio cuore. A presto. Daniele