‘Morte ai froci!’, quando l’odio genera morte. Nell’anniversario dell’attentato omofobo di Londra
Articolo di Alex Hopkins tratto da Gay Star News (Inghilterra), 23 aprile 2012, liberamente tradotto da Gianluca
Il 30 aprile prossimo sarà commemorato l’anniversario dell’attentato, con bomba ai chiodi, al pub gay Admiral Duncan di Soho a Londra. Tredici anni fa, David Copeland lasciò una bomba ai chiodi nel popolare bar gay causando la morte di tre persone e il ferimento di oltre 80.
Copeland aveva preso di mira anche la comunità nera e asiatica di Londra, facendo esplodere bombe a Brixton e Brick Lane.
Ogni anno i sopravvissuti, parenti e amici si riuniscono nel pub alle 18 del 30 aprile, prima di procedere verso la chiesa di Saint Anne per una cerimonia di ricordo.
Ci sarà un silenzio due minuti alle 18.37 durante una celebrazione celebrata dal parroco di Saint Anne, padre Swan. I cantanti del gruppo “Diversity” romperanno questo silenzio; sono previsti dei tributi per le vittime dell’attentato, seguiti da letture da parte delle famiglie e dalle Sorelle della Perpetua Indulgenza. I giardini resteranno aperti fino alle 19.30 così che la gente possa portare i suoi omaggi.
Mark Healey, organizzatore della celebrazione, ha detto: ‘I membri di tutte le comunità sono invitati a mettersi in processione tra il pub e il sagrato. Tutti sono i benvenuti, soprattutto coloro che non si sono sentiti in grado di partecipare in precedenza. Ricordiamo il coraggio di coloro che hanno risposto immediatamente per soccorrere i feriti, e coloro che hanno sostenuto i sopravvissuti negli anni seguenti.
Andando avanti con le nostre vite in modi diversi, riconosciamo che il è buono ha prevalso e continuerà a prevalere finché continueremo a lavorare insieme per evitare che ciò accada di nuovo. Questi anniversari servono a ricordarci che dobbiamo sempre essere vigili.
Andrea Dykes, John Light e Nik Moore sono morti dopo l’esplosione della bomba nel bar affollato di gente. Copeland sperava che gli attacchi portassero ad una guerra razziale e all’elezione del British National Party. Barman David Morley che era sopravvissuto, morì cinque anni più tardi dopo essere stato aggredito da giovani omofobi vicino alla stazione di Waterloo.
Copeland è stato condannato a sei ergastoli il 30 giugno 2000 e nel 2007 l’Alta corte (d’Inghilterra) ha dichiarato che non deve essere rilasciato per almeno 50 anni.
Testo originale: Anniversary of London gay nail bomb attack