Un gay è come ogni altra persona al mondo
Testimonianza di Kim pubblicata sul sito GayChristianAfrica il 19 novembre 2019, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Un giorno ero in Francia per il compleanno di un mio amico, e con un altro amico pensai di organizzare, dopo la cerimonia, una serata per gli invitati presenti al matrimonio.
Li invitammo lì dove eravamo alloggiati, e ci occupammo noi di tutto. Quando arrivarono, mi occupai di tutti, servendo e controllando che tutto fosse in ordine, ma soprattutto che tutti si sentissero a casa loro, perché venivamo tutti da Paesi diversi, e ci tenevo che nessuno si sentisse escluso o ignorato.
Controllavo chi finiva di bere, in modo da poterlo servire di nuovo, e ne approfittavo per scambiare due o tre parole con i nostri invitati, in modo molto discreto, perché era mio dovere farli sentire accolti.
Dopo la serata, due ragazzi che vivevano nel Regno Unito mi chiamarono per salutarmi prima di partire, e uno dei due, un musulmano, mi disse “Mi hai sorpreso”. Ero confuso, cominciai a pensare di aver detto o fatto qualcosa di male o di strano, ma non riuscivo a capire che cosa. Gli domandai con cortesia cosa avessi fatto che lo aveva sorpreso, e mi disse “Ho sempre avuto una cattiva opinione dei gay. Non ho mai voluto andare vicino a una persona omosessuale, perché pensavo che l’unica cosa che un gay vuole quando ti avvicina, è il sesso. Invece tu…! Ci hai serviti, hai parlato con noi, ci hai guardati in modo assolutamente corretto, senza avere secondi fini. Mi hai veramente dato una lezione su come trattare le persone omosessuali. Mi hai mostrato che siete persone come noi, e che il resto non è che pregiudizio… Ti ringrazio molto”.
Quelle parole mi andarono dritte al cuore, e mi ritrovai con le lacrime agli occhi. In quel momento compresi una cosa: è il nostro modo di essere e di vivere che deve testimoniare quello che siamo, per gridare alle nostre sorelle e ai nostri fratelli, ai nostri amici e genitori che noi siamo come gli altri.
La gente ha bisogno di entrare in contatto con le persone LGBTQ, perché queste facciano capire alla gente che le etichette appiccicate dalla società non sono vere come si pensa comunemente. È un nostro dovere, spetta a noi educare la nostra società per distruggere l’odio e la vergogna che circondano le persone LGBTQ a causa dell’ignoranza.
Testo originale: À nous le devoir
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