Le storie mai raccontate sull’AIDS e la Chiesa cattolica
Articolo sul progetto Plague del settimanale gesuita America (Stati Uniti), pubblicato il 1 dicembre 2019, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Nel progetto Plague il giornalista Michael O’ Loughlin compie un viaggio nelle storie mai raccontate che riguardano l’AIDS e la Chiesa Cattolica. Potete ascoltare i podcast di Plague su Apple Podcasts, Google Play e Spotify.
Mike è corrispondente nazionale per il nostro settimanale America e da più di dieci anni esplora il mondo cattolico. Oltre ad essere cattolico, è anche gay, ed è curioso dei modi in cui gli altri come lui riescono a gestire, non solo oggi ma anche nel passato, questa identità a volte molto complessa.
Attraverso decine di interviste e ricerche d’archivio, Mike ha scoperto che nessun periodo della storia moderna è stato così gravido di cambiamenti improvvisi per i cattolici gay quanto il picco dell’epidemia di AIDS.
Mike ha incontrato persone che hanno vissuto a fondo i primi tempi dell’epidemia negli Stati Uniti, persone che hanno lottato, che hanno operato e hanno sofferto, ciascuna a suo modo, durante quel periodo di prova.
Sopravvivere alla crisi dell’AIDS come cattolico gay
PLAGUE: storie mai raccontate su AIDS e Chiesa Cattolica è un progetto reso possibile dalla generosità di Mark A. McDermott e Yuval David, il cui dono è un onore e un grande aiuto per tutte le persone LGBTQ+ e i loro alleati, di oggi e di ieri.
Nel primo episodio di Plague, la cui uscita coincide con la Giornata Mondiale contro l’AIDS (1 dicembre), Michael O’Loughlin compie un viaggio nelle storie mai raccontate che riguardano l’AIDS e la Chiesa Cattolica.
In questo episodio Mike racconta la storia di David Pais, la cui vicenda è un esempio dell’esperienza dei molti gay cattolici colpiti dall’epidemia di AIDS fin dai primi anni. David parla del ruolo della sua fede nell’aiutarlo ad affrontare la diagnosi, e la sua lotta con la rabbia che sentiva verso la Chiesa: “Me ne sono andato via a gambe levate, sbattendo la porta. Non potevo perdere tutto il mio tempo, le mie energie e la mia rabbia nel combattere la Chiesa, quando ero occupato a sopravvivere”.
David era uno dei molti gay che protestavano contro la Chiesa, ma in seguito decise di provare a tornare sui suoi passi: “Ci ho messo un po’ di tempo a capire che io sono cattolico tanto quanto il Papa, e che la mia consacrazione battesimale ha fatto di me un cattolico al 100%, come chiunque altro. Nessuno può cacciarmi da casa mia”.
Le altre puntate di Plague le trovate su americamag.org/plague
Testi originali: Plague. Untold Stories of AIDS & the Catholic Church / Surviving the AIDS crisis as a gay Catholic