Le promesse della Bibbia per le persone transgender
Riflessioni di padre Shannon Kearns* pubblicate sul sito Queer Theology (Stati Uniti), liberamente tradotte da Emanuele Tranchetti
Un anonimo (ovviamente, si firmano sempre come tali) mi ha mandato un messaggio su Tumblr. Generalmente ignoro questo tipo di comunicazioni, ma questa volta ho sentito di dover dare una risposta.
“Mi scuso se tiro fuori questa questione, ma la mia coscienza non mi dà pace. Conosce bene la Bibbia? Se è cristiano e condanna le Chiese perché non seguono l’agenda della comunità transgender, beh, allora non sono del tutto sicuro che lei abbia letto il testo sacro da cima a fondo. I trans hanno bisogno di Dio tanto quanto noi. Tuttavia, non può chiedere alla Chiesa di accettare e perdonare uno stile di vita che è incompatibile con la Bibbia. È una richiesta davvero pericolosa. Piuttosto che chiedere qualcosa del genere, preghi perché Dio la illumini”.
Questa è stata la mia replica: “Sì, conosco molto bene la Bibbia. L’ho letta un paio di volte da cima a fondo, e ne ho riletto alcune parti tante volte da aver perso il conto. Ne ho anche memorizzate alcune parti. L’ho studiata per anni, sia per fede che per motivi di studio. Ho conseguito una laurea in teologia presso uno dei seminari teologici migliori al mondo. Quindi sì, la conosco. Anzi, dire che la conosco è un eufemismo.
“È proprio questa conoscenza approfondita che mi ha spinto a chiedere che le persone trans vengano accettate dalla Chiesa. Questo perché nelle Sacre Scritture intravedo una parabola di giustizia; dall’inizio della Genesi fino alla Rivelazione, vedo come il Signore favorisca una maggiore inclusione, maggiori giustizia e uguaglianza. Non lo noto solo nella storia di Gesù (sebbene lì forse raggiunga il picco in termini di trasparenza), ma anche nelle Scritture ebraiche e cristiane.
“Vedo soprattutto una crescente volontà di includere le persone transgender: si parte dagli eunuchi che salvano Ester fino al momento in cui Isaia ne assicura l’inclusione, passando per i primi uomini che si convertono al Cristianesimo, che altro non sono che eunuchi etiopici nel libro degli Atti.
“Ho pregato per avere da Dio l’illuminazione, e l’ho trovata nell’accettazione di me stesso e nella vocazione donatami da Dio di impegnarmi per garantire l’uguaglianza di tutti i fedeli.
“Credo che il Regno di Dio sia tra le persone transgender, e, se il Vangelo è da considerarsi la “buona novella”, allora deve esserlo in primis per chi vive ai margini della società”.
* Padre Shannon T.L. (Shay) Kearns è uno scrittore, conferenziere e teologo originario di Minneapolis, nel Minnesota. È cofondatore di Queer Theology, una raccolta di testi che si propone di scoprire e celebrare i doni che le persone LGBTQ offrono alla Chiesa e al mondo, e di spiegare che il cristianesimo è sempre stato queer. È fondatore della Uprising Theatre Company, una compagnia teatrale con sede a Minneapolis che “crede sul serio che le storie possano cambiare il mondo”. Shay è laureato in teologia all’Union Theological Seminary di New York ed è stato ordinato sacerdote nella Chiesa Veterocattolica. È un conferenziere di successo su tematiche quali la teologia queer, il mondo transgender e le intersezioni tra la fede e l’identità. Suoi articoli sono apparsi sul Geez Magazine, sul Lavender Magazine, su Believe Out Loud, sull’Huffington Post, su The Advocate e il Minneapolis Star Tribune. Lo potete trovare su Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram e il suo sito web.
Testo originale: HAVE YOU EVER EVEN READ THE BIBLE?