Duecento anni fa in un diario inglese scrivevano “perché condannare gli omosessuali se sono stati creati così da Dio?”
Articolo di Will Kohler pubblicato sul sito back2stonewall.com (Stati Uniti) l’11 Febbraio 2020, liberamente tradotto da Miriam Ferraglioni
La scoperta di un diario di 200 anni, scritto da un agricoltore dello Yorkshire (contea nell’Inghilterra settentrionale), sta sorprendendo gli storici per la tolleranza che mostra nei confronti dell’omosessualità nella Gran Bretagna del tempo.
Gli storici dell’Università di Oxford sono rimasti sbalorditi dalla scoperta che il diario scritto, nel 1810,da Matthew Tomlinson contenga una visione così aperta riguardo la ‘naturale’ tendenza umana dell’attrazione verso lo stesso sesso.
Il diario sfida i preconcetti delle ‘persone ordinarie’ riguardo l’omosessualità, mostrando la presenza di un dibattito sull’ipotesi che qualcuno dovesse essere discriminato davvero contro la sua sessualità.
“In questa emozionante nuova scoperta, vediamo un agricoltore dello Yorkshire sostenente che l’omosessualità sia innata ed è qualcosa che non dovrebbe essere punita con la morte” come dice Eamonn O’Keeffee, un ricercatore dell’Università di Oxford.
Tomlinson affermò, da una prospettiva religiosa, che punire qualcuno per il modo in cui è stato creato era equivalente a dire che ci fosse qualcosa di sbagliato nel Creatore.
“Deve sembrare strano infatti che Dio Onnipotente dovesse creare un essere di tale natura, o di tale difetto in natura; e allo stesso tempo creare un decreto che se quell’essere che Egli aveva formato, dovesse in qualsiasi momento seguire i dettami di quella Natura, con cui egli è stato formato, avrebbe dovuto essere punito con la morte’’ scrisse il 14 gennaio 1810.
Se ci fossero state un‘inclinazione e propensione di qualcuno nell’essere omosessuale dalla giovane età, scrisse, “devono essere considerate quindi come naturale, altrimenti come un difetto in natura; sembra crudele punire quel difetto con la morte’’.
Quando Matthew Tomlinson scrisse il suo diario nel 1810 era un vedovo sulla quarantina – un uomo della classe media, non era un povero operaio, ma non era neanche abbastanza ricco da possedere la sua stessa terra.
Nessuno sa come questi diari privati, datati dal 1806 fino al 1839, siano finiti nella Biblioteca di Wakefield, ma erano lì dagli anni ’50 del Novecento e si ritiene siano parte di un’acquisizione precedente di antichi libri e documenti locali.
Testo originale: 200-Year-Old Diary Discovered in the UK Shows Surprising Acceptance of Homosexuality