I cattolici austriaci includono l’uguaglianza delle persone LGBTQ nella “Carta dei diritti della Chiesa”
Articolo di Catherine Buck* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 23 marzo 2020, liberamente tradotto da Diana
Buone notizie stanno arrivando dalla Chiesa austriaca, perché la Rete di Riforma Internazionale della Chiesa (ICRN) ha pubblicato una Carta dei diritti fondamentali nella Chiesa che sottolinea l’importanza della parità e di un approccio sinodale alla riforma. Novena News ha scritto che la Carta comprende 15 diritti fondamentali per tutti i cattolici austriaci, tra cui:
“… la libertà dei cattolici di esercitare una coscienza ben formata, il loro diritto di essere trattati come veramente uguali, indipendentemente da genere, nazionalità, razza, lingua, origine, orientamento sessuale, stato civile, età, ricchezze, credenze politiche o religiose; e il diritto dei fedeli di appartenere e partecipare a una comunità ecclesiale”.
Cameron Doody, reporter di Novena News, ha scritto che il documento è stato ideato da “un gruppo variegato di cattolici austriaci, che comprende preti orientati verso la riforma e laici”. In un’intervista alla stazione radio tedesca Domradio il giornalista Klaus Proempers ha dichiarato che lo scopo della Carta è quello di “accrescere il talento dei singoli cristiani battezzati nella Chiesa, e dare alla Chiesa una maggiore influenza nel mondo”.
Inoltre, la Carta sottolinea l’importanza della “discussione e del dissenso” e “della trasparenza da parte della gerarchia ecclesiastica”. Per Proempers questo messaggio ha lo scopo di attrarre nuovi membri verso una Chiesa che si sta rimpicciolendo, offrendole nuovi mezzi per la partecipazione e il coinvolgimento. Invece di “abbattere con la forza tutti i muri che la Chiesa ha costruito nel corso dei secoli”, la Carta spera di “espandere gradualmente” il ruolo della Chiesa in modo più ampio e responsabilizzare i membri al suo interno.
ICRN si descrive come “una rete internazionale di gruppi di riforma” che lavora per costruire alleanze tra le differenti questioni della riforma della Chiesa Cattolica (Per maggiori informazioni visitate il loro sito; New Ways Ministry è uno dei gruppi che fa parte della rete).
I tempi dell’annuncio della Carta, all’inizio di febbraio, coincidono con la spinta del teologo austriaco Christian Bauer verso la sinodalità secondo il modello proposto da Papa Francesco. Novena News riporta le dichiarazioni di Bauer: “Papa Francesco sta indicando la via al di là dei vincoli da ‘un ruolo maschile e clericale’, verso una ‘Chiesa veramente partecipativa, accogliente verso le diversità, post-clericale e sensibile alle identità di genere’”.
L’articolo sottolinea anche “il prossimo pensionamento” del cardinale di Vienna Christoph Schoenborn, di 75 anni, un importante sostenitore dell’uguaglianza delle persone LGBTQ durante il suo mandato.
All’inizio dell’anno il cardinale Schoenborn ha partecipato a una raccolta fondi per l’HIV/AIDS, e ha risposto alle critiche dei conservatori citando il Vangelo di Matteo, facendo notare che “Gesù non fa domande sull’orientamento sessuale, ma: avevo fame e mi avete dato da mangiare”. Nel passato il cardinale aveva invitato a fare la raccolta fondi per l’HIV/AIDS nella storica cattedrale di S. Stefano, e aveva espressamente parlato a favore delle famiglie delle persone LGBTQ e dei diritti della comunità LGBTQ, aveva descritto gli amici gay come “santi” e aveva espresso apertura nei confronti delle persone transgender.
Certamente il cardinale Schoenborn è stato un importante alleato dei cattolici LGBTQ a Vienna e oltre. Quando andrà in pensione, sarà importante per i cattolici austriaci avere questa nuova Carta come terreno comune per valori condivisi. Se i riferimenti al genere e alla sessualità sono solo una piccola parte di questo ampio documento, la loro inclusione è importante e speriamo che possa stimolare ulteriori discussioni verso un futuro di piena inclusione e affermazione.
* Catherine Buck viene da Burlington, nel New Jersey, ed è autrice ed educatrice. È diplomata in scrittura creativa all’Università Rutgers, dove insegna composizione. Si è laureata all’Università La Salle e ha lavorato in varie comunità lassalliane in tutto il mondo, tra cui quella di El Paso, in Texas. Il suo lavoro non-profit l’ha portata anche in Nicaragua, dove ha cominciato a interessarsi delle prassi della teologia della liberazione.
Testo originale: Austrian Catholics Include LGBTQ Equality in “Charter of Fundamental Rights in the Church”