18 febbraio 1895: Oscar Wilde viene accusato di essere un “sodomita”
Articolo di Will Kohler pubblicato sul sito Back2Stonewall (Stati Uniti) il 17 febbraio 2020, liberamente tradotto da Diana
Il 18 febbraio 1895 lo scrittore inglese Oscar Wilde stava pranzando all’Albermarle Club a Londra, quando il marchese di Queensbury (suo padre) lasciò un biglietto da visita al portiere con la scritta “A Oscar Wilde in posa da sodomita”. L’errore di ortografia (sodomoite invece di sodomite) potrebbe essere stato causato dalla rabbia della marchesa per la relazione tra Wilde e suo figlio, Lord Bosie Douglas.
Nell’estate del 1891 Oscar aveva incontrato Lord Bosie Douglas, terzo figlio del marchese di Queensbury. Bosie conosceva bene il romanzo di Oscar Il ritratto di Dorian Gray ed era studente universitario a Oxford. Presto divennero amanti.
Il padre ebbe liti feroci col figlio nel tentativo di fargli interrompere la relazione con Wilde, ma Bosie rifiutò. Lui lo minacciò anche di render pubblica la relazione, ma Bosie continuò a rifiutare. Così il 18 febbraio 1895 il marchese mise in atto la sua minaccia.
Questo ebbe come conseguenza una lunga serie di eventi che alla fine portarono alla caduta in disgrazia di Wilde, alla sua incarcerazione, all’esilio in Francia e alla sua morte precoce. Forse tutto ciò avrebbe potuto essere evitato se Wilde avesse deciso di non intentare causa al marchese per diffamazione. I suoi amici lo avvisarono, ma egli forse pensava di avere poca scelta. Essendo stato accusato pubblicamente, il rifiuto di fargli causa avrebbe potuto essere un’ammissione di colpa.
Sfortunatamente il caso di diffamazione di Wilde crollò quando l’avvocato di Queensbury gli chiese se avesse mai baciato Walter Grainger in segno di saluto. “Oh Dio, no!” rispose Wilde, “era un ragazzo straordinariamente semplice e molto brutto. Lo compativo”.
L’avvocato si affrettò a far notare che la ragione per cui Wilde non lo aveva baciato era la mancanza di attrazione. In breve, Wilde perse la causa e fu accusato di grave indecenza. Il primo processo penale di Wilde si concluse con la sospensione della sentenza, ma il secondo processo portò alla sua condanna a due anni di lavori forzati.
Al suo rilascio Oscar scrisse la Ballata del carcere di Reading, una risposta all’agonia vissuta in prigione.
Wilde poi fuggì dall’Inghilterra e trascorse gli ultimi tre anni di vita vagando per l’Europa, soggiornando presso amici e in alberghi a buon prezzo. Purtroppo, non fu in grado di riaccendere la sua creatività.
Quando, alcuni anni più tardi, una ricorrente infezione all’orecchio si aggravò, insorse la meningite. Nonostante la sua fama, Oscar Wilde morì indigente a Parigi a 46 anni, il 30 novembre 1900.
Si, sono un sognatore.
Perché un sognatore è
Colui che riesce a trovare la sua strada solo al chiaro di luna,
e la sua punizione è
che vede l’alba
prima del resto del mondo
Oscar Wilde
Testo originale: Gay History – February 18, 1895: Oscar Wilde Is Accused of Being A “Sodomite”