“Sodoma” in Vaticano tra potere, omosessualità e ipocrisia
Articolo di Christopher Lamb pubblicato sul settimanale cattolico The tablet (Gran Bretagna) il 12 febbraio 2019, liberamente tradotto da Diana
Nel giorno in cui è iniziato il vertice sugli abusi sessuali nella chiesa cattolica, voluto da papa Francesco, è stato pubblicato un libro potenzialmente esplosivo in cui si solleva il coperchio sui sacerdoti gay in Vaticano e sulla doppia vita di molti alti funzionari.
Il libro Sodoma (titolo originale “In the closet of the Vatican”/Nell’armadio del Vaticano), scritto dal sociologo francese e giornalista Frederic Martel, riferisce che circa l’80% degli ecclesiastici che lavorano nella curia romana sono gay – anche se non necessariamente sessualmente attivi – e dettagli di come aderiscono al un codice non detto “del rimanere nell’ombra”.
Dopo aver trascorso 4 anni a raccogliere materiali per tutto il mondo, Martel, un non credente apertamente gay, ha passato circa una settimana al mese a Roma alloggiando in residenze all’interno del Vaticano oppure nelle proprietà della Santa Sede.
Dichiara di aver effettuato 1500 interviste con 41 cardinali, 52 vescovi e monsignori, 45 ambasciatori e diplomatici, 11 guardie svizzere e più di 200 preti e seminaristi. Il libro è stato pubblicato il 21 febbraio 2019 contemporaneamente in 8 lingue e in 20 paesi ed è arrivato nelle librerie mentre i vescovi di tutto il mondo si riunivano per discutere di come rispondere agli abusi sessuali del clero.
I difensori di “Sodoma” (Feltrinelli Editore, 560 pagine) dicono che Martel rivela i problemi di una cultura clericale disfunzionale che nega il sesso, mentre altri sostengono che i tempi della pubblicazione del libro confonderanno ancora una volta ingiustamente l’omosessualità con l’abuso sessuale dei bambini e intensificheranno la caccia alle streghe contro i preti gay.
Le fonti dicono che la ricerca di Martel rivela che, mentre alcuni preti gay accettano il loro orientamento sessuale e mantengono discrete relazioni di lungo periodo, altri vivono doppie vite con incontri casuali e con prostituti maschi, mentre altri negano la propria sessualità.
Si dice che l’autore sostenga che le battaglie all’interno della Chiesa degli ultimi decenni dovrebbero essere lette tramite un paradigma gay chiuso. Lo scrittore francese riserva le sue critiche più aspre agli alti funzionari della Chiesa che hanno attaccato l’omosessualità, ma segretamente sono gay. Una delle regole di vivere “nel segreto” in Vaticano, sostiene Martel, è che quanto più un cardinale o un vescovo denunciano un atteggiamento omosessuale o le coppie dello stesso sesso, tanto più è probabile che essi siano gay.
Anche se Martel non si concentra sull’abuso sessuale dei bambini, sostiene che la cultura sessuale della segretezza nel clero renda difficile denunciare gli abusi. Nel libro “Sodoma” l’autore sostiene che papa Francesco ha cercato di spezzare questo tipo di comportamento, condannando più volte i preti che conducono una “doppia vita”.
Nello stesso tempo Martel dice che così facendo ha reso la Chiesa una struttura instabile per un clero gay che ha chiuso i suoi segreti “nell’armadio”, il che a sua volta spiega presumibilmente parte dell’opposizione che papa Francesco sta affrontando all’interno della Chiesa.
Una delle affermazioni più esplosive del libro, rivelano le fonti, si focalizza sul cardinale colombiano deceduto Alfonso Lopez Trujillo. Il cardinale, ex presidente del Consiglio pontificio per la famiglia, che si dice sia stato per molti anni il principale ostacolo alla canonizzazione di Oscar Romero, viene presentato come saldo difensore della dottrina della Chiesa sulla contraccezione e sull’omosessualità anche se al tempo stesso frequentava prostituti maschi.
“Non è sempre facile confermare quando Martel parla di fatti, pettegolezzi, resoconti di testimoni oculari o sentito dire”, dice una fonte che conosce il libro.
Tra gli intervistati da Martel c’è anche il cardinale tedesco Walter Kasper, che concorda sul fatto che alcuni in Vaticano nascondono la propria sessualità, ma aggiunge che ciò che più lo preoccupa non è l’orientamento sessuale, ma se la Chiesa aiuti le persone a trovare la loro via verso Dio.
Testo originale: Explosive new book lifts lid on gay priests in the Vatican