Dieci ragioni per amare le persone LGBT alla luce della Bibbia
Articolo di Matthew Vines* pubblicato sul sito del settimanale Time (Stati Uniti) l’11 giugno 2014, liberamente tradotto da Stefano M.
1. Il termine “omosessuale” non esisteva fino al 1892. Alcune traduzioni moderne della Bibbia dicono che gli “omosessuali” non erediteranno il regno di Dio, ma né il concetto, né la parola per indicare le persone con attrazione esclusiva per lo stesso sesso esistevano sino al tardo XIX secolo. La Bibbia rifiuta la condotta lussuriosa tra persone dello stesso sesso, ma ciò è molto diverso da una condanna di tutte le persone e relazioni omosessuali.
2. L’orientamento sessuale è un concetto nuovo, mai trattato dalla tradizione cristiana. Molti cristiani si basano sulla loro tradizione di fede per dare forma alle loro convinzioni, ma il concetto di orientamento sessuale è nuovo. Sino agli ultimi la condotta sessuale tra persone dello stesso sesso era collocata nella stessa categoria della gola e dell’ubriachezza: un vizio dovuto all’ eccesso, a cui chiunque può essere incline, e non l‘espressione di un orientamento sessuale. La tradizione cristiana non ha mai parlato delle persone LGBT e delle loro relazioni.
3. Il celibato è un dono, non un’imposizione. La Bibbia onora il celibato come un modo di vivere retto (Gesù era celibe, dopo tutto), ma rende anche chiaro che il celibato deve essere una scelta volontaria. La pretesa che tutte le persone omosessuali rimangano celibi è in contrasto con gli insegnamenti della Bibbia sul celibato, che si ispirano all’affermazione fondamentale delle Sacre Scritture secondo cui la fisicità della creazione di Dio è cosa buona.
4. La condanna delle relazioni tra persone dello stesso sesso è dannosa per la comunità LGBT. Gesù ha insegnato, nel Discorso della Montagna, che i buoni alberi portano buoni frutti, mentre gli alberi cattivi portano cattivi frutti. Il rifiuto che la Chiesa oppone nei confronti delle relazioni tra persone dello stesso sesso ha causato una sofferenza tremenda e superflua alla comunità LGBT, vale a dire che è un frutto cattivo. Queste conseguenze dannose dovrebbero rendere i cristiani disponibili a riesaminare l’insegnamento tradizionale della Chiesa.
5. Sodoma e Gomorra costituivano un tentativo di stupro di gruppo, non una relazione d’amore. È accettato comunemente che Dio distrusse Sodoma e Gomorra preso dall’ira a causa delle relazioni omosessuali, ma la sola forma di sessualità tra persone stesso sesso presente nel testo è un tentativo di stupro di gruppo: niente a che fare con l’amore e una relazione impegnata. La Bibbia esplicitamente condanna Sodoma per la sua arroganza, inospitalità e indifferenza verso il povero, non per la condotta tra persone dello stesso sesso.
6. Le proibizioni del Levitico non si applicano ai cristiani. Il Levitico condanna il rapporto sessuale tra due uomini, ma l’intero codice di leggi del Vecchio Testamento non è mai stato applicato ai cristiani, sulla scorta della morte di Cristo. Il Levitico inoltre condanna il fatto di cibarsi di maiale, coniglio o crostacei, di tagliarsi i capelli ai lati della testa, di avere rapporti sessuali durante il ciclo mestruale di una donna: tutte pratiche che nessun cristiano continua ad osservare.
7. San Paolo condanna la lussuria tra persone dello stesso sesso, non l’amore. Come altri antichi autori, San Paolo descrive la condotta tra persone dello stesso sesso come il risultato di desiderio sessuale eccessivo da parte di persone che sarebbero appagate in una relazione con una donna. Non aveva previsto le relazioni di lungo termine e amorose tra persone dello stesso sesso. E mentre descriveva la condotta tra persone dello stesso sesso come “innaturale”, diceva anche che gli uomini con i capelli lunghi erano contro natura, e la maggior parte dei cristiani considera questa avvertenza come una convenzione culturale.
8. Il matrimonio è impegno. Il matrimonio spesso porta con sé la procreazione, ma secondo il Nuovo Testamento è basato su qualcosa di più profondo: un impegno con il partner che dura per tutta la vita. Il matrimonio è persino paragonato alla relazione di Cristo con la Chiesa, e se il linguaggio usato fa riferimento a coppie di sesso opposto, i principî fondamentali si applicano allo stesso modo alle coppie dello stesso sesso.
9. Gli esseri umani sono relazionali. Dall’inizio della Genesi, gli esseri umani sono descritti come desiderosi di avere una relazione, così come Dio stesso è relazionale. La sessualità è una parte fondamentale di ciò che significa essere una persona relazionale, e condannare la sessualità delle persone LGBT in modo definitivo nuoce alla loro abilità ad essere in relazione con tutte le persone, oltre che con Dio.
10. I credenti cristiani stanno già accogliendo le sorelle e i fratelli LGBT. Alcune tra le principali confessioni, come la Chiesa Presbiteriana e quella Episcopale, già ora ordinano pastori e sacerdoti persone apertamente omosessuali, e ci sono semi di cambiamento anche nelle Chiese evangeliche [conservatrici]. Nel novembre [2014] il Reformation Project ha ospitato a Washington una conferenza di preparazione per 900 cristiani LGBT, il movimento per il cambiamento nelle Chiese conservatrici è appena cominciato.
* Matthew Vines è l’autore di God and the Gay Christian ed è fondatore del Reformation Project, un’organizzazione no profit basata sulla Bibbia che cerca di riformare gli insegnamenti della Chiesa sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. Seguitelo su Twitter.
Testo originale: 10 Reasons God Loves Gay Christians