Il cammino di scoperta del sesso e dell’amore degli adolescenti LGBT
Articolo di Michael C. LaSala* pubblicato sul sito del bimestrale Psychology Today (Stati Uniti) il 25 maggio 2013, liberamente tradotto da Stefania Solivardi
Cominciamo con una domanda: il sesso tra adolescenti e adulti è sempre e comunque un abuso? Tanti anni fa, e non senza controversie, è stato pubblicato un articolo scientifico che raccontava di come degli uomini gay avessero ammesso di aver avuto (e anche cercato) relazioni sessuali con uomini più grandi in età adolescenziale. Non le hanno ricordate come esperienze negative, anzi, come soddisfacenti e consenzienti.
Altri uomini gay da me conosciuti mi hanno raccontato la stessa cosa, sia da pazienti che da amici. Ma resta il fatto che ho conosciuto troppi uomini e troppe donne, omosessuali ed etero, che sono stati stuprati durante la loro infanzia e, come risultato, riportavano ferite psicologiche profonde e permanenti.
Il punto qui è che, quando si parla di sesso tra adolescenti e adulti, è importante non far di tutta l’erba un fascio, e non giudicare immediatamente tale atto come stupro o come molestia sessuale, specialmente se la differenza di età tra le due persone non è poi così grande. Questo è il caso della signora Hunt e della ragazza con cui ha avuto rapporti sessuali.
In secondo luogo, questo caso sottolinea la mancanza di opportunità di sperimentazione sessuale sicura per i e le giovani gay, lesbiche e bisessuali. Durante molte delle mie ultime conferenze mi è stato chiesto, da parte di dipendenti scolastici, cosa potessero fare per i ragazzi gay, bisessuali, trans o gender queer che organizzano “appuntamenti da una notte” con uomini più grandi, che li aspettano fuori da scuola e se li portano via, presumibilmente per fare sesso.
Ho recentemente parlato con un ragazzo di quindici anni che aveva organizzato un appuntamento con un uomo di mezz’età su craigslist.org. L’uomo sarebbe andato a casa sua in assenza dei genitori del ragazzo. Un altro ragazzo della stessa età è uscito di casa nel cuore della notte, mentre i suoi genitori dormivano, per salire in macchina con un uomo adulto.
Il primo ragazzo ha definito gli incontri “consensuali”, mentre il secondo ha riportato solamente il desiderio di baciare e toccare il corpo di un altro uomo. Entrambi i casi sottolineano l’importanza di comprendere i bisogni e gli impulsi sessuali dei giovani gay, così come la scarsità di opportunità sicure per sperimentarli ed esplorarli.
Certo, gli adolescenti corrono rischi, e quelli gay, lesbiche o bisessuali non sono da meno: “Sono solo ragazzi”, anche quando sono omosessuali. I loro ormoni raggiungono il livello massimo verso la fine dell’adolescenza, mentre le ragazze della stessa età facilmente si rifugiano nelle fantasie romantiche.
Gli adolescenti e i giovani adulti etero, generalmente, si godono un periodo molto esteso di sperimentazione sessuale e relazionale in relativa sicurezza. I balli scolastici, gli eventi sociali, il gioco della bottiglia, il rifugiarsi in un vicoletto o in una stanza chiusa danno loro la possibilità di esplorare.
Questi giovani riescono “a farlo” in ambienti relativamente sicuri, dove è facile tirarsi indietro se le cose si scaldano troppo, o se un adulto s’intromette (o minaccia di farlo), e questo permette ai giovani di cambiare idea salvando la faccia se la situazione scappa loro di mano. (“Guarda, non è che non voglio… ma mia madre/mio padre/il mio insegnante potrebbe tornare da un momento all’altro e ci beccherebbe.”)
I e le giovani gay, lesbiche e bisessuali non hanno questi escamotage, non hanno posti dove sperimentare in maniera sicura le loro relazioni e la loro sessualità, ecco perché si rivolgono a craigslist.org e ad applicazioni per trovare adulti con cui sopperire alla mancanza di alternative. Si buttano in un mondo che si muove velocemente, e che potrebbe metterli in pericolo.
Il ragazzo menzionato precedentemente, che è uscito di casa nel cuore della notte, mi ha detto che voleva solo limonare con un altro uomo, e magari toccarlo e farsi toccare. Quest’ultimo voleva avere un rapporto sessuale a tutti i costi, e il ragazzo non era pronto. È stato praticamente uno stupro.
Se ci fossero più gruppi e community per giovani LBGTQ+ nelle scuole, e più spazi dove poter parlare gli uni con gli altri in ambienti protetti, sono disposto a scommettere che quel tipo di cose succederebbe molto più di rado. I giovani sperimenterebbero i loro impulsi sessuali e romantici insieme, in sicurezza e con i loro tempi, e avrebbero anche la possibilità di tirarsi indietro qualora non si sentissero pronti.
Ma, ovviamente, tutto questo equivarrebbe ad accettare i desideri e gli impulsi sessuali dei giovani, e iniziare a vederli come qualcosa da proteggere e coltivare, offrendo loro spazi e modi per sperimentarli. Immagino che la società non sia pronta a compiere questo passo, nonostante le recenti vittorie della comunità LGBT, come la legalizzazione del matrimonio per le coppie dello stesso sesso, la revoca, negli Stati Uniti, del Don’t Ask, Don’t Tell (il regolamento, in vigore nelle forze armate, di non chiedere e di non rivelare il proprio orientamento sessuale, n.d.r.] e la possibilità, per i giovani gay, di entrare nei Boy Scout.
Resta comunque innegabile che l’opportunità di esplorare i propri impulsi romantici e sessuali farebbe miracoli per il benessere di gay, lesbiche e bisessuali.
* Michael C. LaSala si occupa di benessere per gay e lesbiche.
Testo originale: Sex, Romance, and Gay, Lesbian, and Bisexual Youth