L’amore straboccante di una madre per la sua figlia lesbica
Testimonianza di Lynn pubblicata sul sito My Kid is Gay (Stati Uniti), liberamente tradotta da Giulia Garofani
Quando mia figlia ha fatto coming out a venticinque anni, mi sono sentita sopraffatta da molte emozioni. Come madre, ho subito pensato: “Come ho potuto non accorgermene? Cosa non ho notato? Cosa ho sbagliato?”. Invece di metterla al primo posto, ho pensato solo a me e alle mie capacità di genitore. Ho cercato una ragione per cui potesse non essere vero. Non era questa la vita che volevo per mia figlia: volevo un genero e dei nipoti, insomma, una vita tradizionale. Sapevo però che lei era tutto tranne che tradizionale.
Visto che mia figlia viveva in un’altra città quando ha fatto coming out, me l’ha detto per telefono. Non è stato l’ideale, ma probabilmente è stato meglio così, per via delle emozioni che stavamo entrambe provando. Dopo una conversazione telefonica piena di lacrime, sono corsa nella sua cameretta di quando era bambina, pensando che in qualche modo mi avrebbe fatta sentire più vicina a lei. Ho pensato che forse avrei trovato qualche indizio che mi avrebbe fatto digerire questa nuova informazione.
Ho tirato fuori alcune sue vecchie foto di scuola, annuari, diari, qualunque cosa potessi trovare per vedere che cosa non avessi notato. Sicuramente mi ero persa qualcosa. Una mamma perfetta lo avrebbe notato prima, o l’avrebbe cresciuta in un ambiente migliore, dove si sarebbe sentita più a suo agio, e l’avrebbe scoperto prima.
Ricordando tutte le sue difficoltà al liceo e all’università, le mie emozioni passavano dal desiderare che non fosse lesbica, al darmi la colpa per non averle permesso di essere chi era davvero. Si era comportata come la persona che io volevo che fosse, invece di trovare se stessa. Avevo sempre criticato aspramente i genitori che vivevano indirettamente attraverso i loro figli; ora stavo realizzando che anche io avevo fatto così.
Non mi piace il dolore emotivo, ed ho cercato di trovare il modo di superarlo il prima possibile. Mio marito dice che riesco a passare a nuovi concetti più velocemente di altre persone. Mi ci sono voluti solo un paio di giorni per capire che ciò su cui dovevo concentrarmi realmente non era cos’avevo fatto o non avevo fatto durante la sua infanzia: quello era il passato, e non si poteva più cambiare. Ciò che importava davvero ora era quello che avrei fatto oggi. Quello che importava davvero era ciò di cui la mia bambina aveva bisogno ora: il mio amore incondizionato. Avrei potuto chiarire la situazione più tardi, ammesso che fosse da chiarire.
Una madre non vuole mai vedere sua figlia soffrire. La mia bambina stava passando per l’esperienza più dolorosa della sua vita, spaventata di rovinare la nostra relazione per essere se stessa. Aveva bisogno della certezza che sarei stata lì, in qualsiasi caso.
Desideravo così tanto salire su un aereo, correre da lei e prenderla in braccio come quando aveva tre anni, e dirle che sarebbe andato tutto bene. Invece, abbiamo avuto lunghe conversazioni telefoniche, ricche altre lacrime ed emozioni. Grazie a queste conversazioni, però, ha saputo che avrei continuato a stare al suo fianco in qualsiasi caso. Sono fiera di lei, e sono estremamente fiera di essere sua madre.
Testo originale: “What Did I Do Wrong?” Lynn’s Coming Out Story