Perchè non sappiamo vedere le persone trans semplicemente per come sono?
Riflessioni di Francesca Parisi per il Progetto TRANSizioni*
Di recente alcuni media hanno affermato che papa Francesco vuole stare vicino alle sex worker trans e la cosa mi gela il sangue, perche non tutte le persone trans esercitano quella “professione”.
Molte, infatti, studiano e sognano per loro stesse un futuro fatto di dignità e realizzazione,ma la realtà è che a queste persone viene tolta ogni tipo di possibilità sociale fino a spirgerle verso l’unica, paradossale via di salvezza la “prostituzione“.
Viviamo in una società ipocrita e maschilista che non perdona l’essere passati dal sesso forte, potente, al sesso debole, di categoria inferiore e quindi la punizione è quella di essere bandite da tutto, senza dignità e senza Dio e senza di esso anche questa vita diviene insopportabile.
Dobbiamo tutti riflettere sull’ importanza di dare a queste persone in primis il diritto al lavoro, fondamentale per una vita dignitosa e soddisfacente e poi,in fine, liberarci di questa ipocrisia becera che accoglie queste persone sono quando sono collocate su di un marciapiede, abbandonate a loro stesse senza la possibilità reale di vivere come tutti gli altri esseri “UMANI”.
* Ogni giorno le persone transessuali vivono la fatica di sentire le loro vite imprigionate in un corpo che non sentono loro e quella di vedersi negati diritti, rispetto e sostegno nella nostra società e anche nelle nostre comunità cristiane. Per questo vogliamo dare voce al loro cammino attraverso l’impegno dei volontari del Progetto TRANSizioni, composto da persone transessuali e non e dai loro genitori, per contribuire a combattere i pregiudizi che le persone transessuali e i loro genitori vivono ogni giorno, nella società e nelle chiese, attraverso la conoscenza e la testimonianza, consci che “si teme ciò che non si conosce, e non si conosce ciò che si teme“. Se vuoi unirti a noi contattarci o scrivici a tendadigionata@gmail.com