I quarant’anni del Guado. Il tempo dell’attesa (1980-2020)
Testo di Gianni Geraci tratto dall’ebook “Il tempo dell’attesa si è compiuto. Piccola storia del Guado e dei gruppi di omosessuali cristiani in Italia in otto tappe e in sedici testi“*, curato da Gianni Geraci e distribuito in occasione dei 40 anni del Guado di Milano, il 20 dicembre 2020
Il numero quaranta ritorna spesso nella Bibbia. Come del resto altri numeri, quando si riferisce a un intervallo temporale, indica un tempo simbolico. In particolare, quando si riferisce agli anni, indica la durata di un ciclo e il tempo in cui accadono le cose che debbono accadere.
Quaranta giorni e quaranta notti dura il Diluvio e sono quaranta i giorni che Noè attende prima di prendere in considerazione l’idea di abbandonare l’arca (Gen 7,4.12;8,6).
Sono quaranta i giorni che Mosè passa sul monte Sinai (Es 24,18) e sono quaranta gli anni durante i quali Israele vaga nel deserto (At 7,30). Sono quaranta gli anni in cui Israele vive in pace dopo essere stato liberato da Otniel (Gdc 3,11) e quarant’anni durano il regno di Saul (At 13,21), quello di di Davide (2Sam 5,4-5) e quello di Salomone (1Re 11,41).
Nel Nuovo Testamento, Gesù prima di iniziare la vita pubblica si ritira nel deserto per quaranta giorni, senza mangiare né bere (Mt 4,2) e sono quaranta i giorni durante i quali Gesù risorto istruisce i suoi, prima di inviare lo Spirito (At 1,3).
Nel giorno in cui il Gruppo del Guado compie quarant’anni ha quindi senso chiedersi quale sia la promessa il cui compimento stiamo aspettando. Per rispondere sono andato a rileggere il volantino che era stato distribuito in occasione del nostro ventesimo compleanno.
«Quello di arrivare – si legge innanzi tutto – a una più esatta comprensione della nostra condizione di omosessuali credenti con uno “studio attento, un impegno concreto e una riflessione teologicamente equilibrata” è l’obiettivo di cui ci sentiamo investiti dalla nostra appartenenza ecclesiale».
Quello di maturare «la consapevolezza di essere cristiani adulti, capaci di fare le loro scelte con responsabilità e sensibilità ecclesiale, senza il bisogno di ricorrere continuamente ad autorizzazioni esterne» si legge subito dopo. Quello di aiutare la chiesa, «partendo da queste scelte fatte in coscienza alla luce della fede (…) a comprendere meglio i tanti aspetti che vanno considerati quando si vuole parlare alle persone omosessuali» si legge infine.
Ecco! In questi quarant’anni abbiamo cercato di capire sempre meglio come si può conciliare la propria fede con il proprio orientamento omosessuale, ci siamo impegnati per vivere in maniera sempre più visibile, da cattolici adulti, le scelte che la coscienza ci ha suggerito alla luce della comprensione a cui siamo giunti e, proprio per questo, speriamo che finalmente la chiesa, con il suoi vescovi, con i suoi presbiteri, con i suoi fedeli, si metta in ascolto della nostra testimonianza e accetti anche lei di applicarsi in quello “studio attento” e in quella “riflessione teologicamente equilibrata” che si era data come obiettivo pochi anno dopo la nascita del nostro gruppo (cfr. Homosexualitatis problema 2).
Sono in molti a dirci che si tratta di una pretesa che non ha nessuna possibilità di realizzarsi in tempi brevi. Ci conforta però quanto Walter Siti ha scritto nei ringraziamenti del suo romanzo Bruciare tutto: «Ringrazio gli amici del Guado per la loro commovente determinazione a tener tutto insieme».
Il suo grazie ci ha fatto capire che la nostra “commovente determinazione” può essere un segno di speranza per molti, anche per chi dice di non avere più il dono della fede.
* “Il tempo dell’attesa si è compiuto” è un ebook gratuito che vuol raccontare la “Piccola storia del Guado e dei gruppi di omosessuali cristiani in Italia in otto tappe e in sedici testi”, curato da Gianni Geraci in occasione dei 40anni del Guado, il gruppo di confronto e di ricerca su “Fede e omosessualità”, fondato a Milano il 20 dicembre del 1980. Se avete ricordi e testimonianze che possono contribuire alla costruzione di un archivio relativo alle cose raccontate in questo libretto scrivete a tendadigionata@gmail.com. Buona lettura