Come la fiamma di una candela
Riflessioni di Jacques Gradt* pubblicate sul mensile protestante Evangile et Liberté (Francia), n° 344, dicembre 2020, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Signore! L’epidemia ci spaventa e ci allontana gli uni dagli altri, perché abbiamo paura della malattia e della morte. Da parte sua, l’odio tenace uccide vicino e lontano da noi! L’orizzonte sta diventando oscuro.
Permettici allora di stare in mezzo ai nostri fratelli uomini come la fiamma di una candela, di essere lì in preghiera, una preghiera che si nutre di ciò che compone la nostra vita, come la fiamma della candela si nutre di materia di poco prezzo.
Al minimo problema, al minimo incidente la fiamma scoppietta e vacilla, la più piccola corrente d’aria è una minaccia e una violenza!
Che dire allora quando la minaccia è invisibile, all’angolo della strada, nel bel mezzo dei nostri incontri e delle nostre feste, quando sentiamo rumori di guerre e vediamo le libertà minacciate in nome della sicurezza, quando vediamo Paesi insulari a rischio di sparire, quando i risultati degli sforzi per conservare la vita sulla nostra Terra ci sembrano incerti?
Essere là, Signore, come la fiamma di una candela che, a dispetto della sua debolezza, è testimone della Tua luce: “La Tua Parola è lampada al mio piede”, “Io sono la luce”, “La Parola era la vita, e la vita era la luce degli uomini”.
Signore, che possiamo non avere paura di essere a nostra volta luce del mondo, luce per gli uomini malati, incarcerati, massacrati, torturati, gettati in mare, infelici, disperati, come la fiamma di una candela nella notte.
Non lasciare che ci addormentiamo all’angolo del focolare, nel nostro comfort materiale e spirituale; al contrario, permettici di vegliare su questa fiamma che sale verso di te come un tenace ruscello verticale, che sale comunque, anche se la candela è storta o non ha la forma giusta.
Che lo stoppino a tre capi, che sono la fede, la speranza e l’amore, permetta sempre di trasformare l’olio, la cera e perfino il sego, in luce!
Permettici di restare, in qualche modo, intrecciati a Te e anche con chi sta per accendere le otto lampade del candeliere di Hanukkah, e con tutti coloro che daranno vita, domenica dopo domenica, alle quattro luci di Avvento, testimoniando così una tenace fiducia in Te!
Amen
* Jacques Gradt è pastore della Chiesa Protestante Unita di Francia, cappellano carcerario dal 1975 al 2000.