La lotta contro l’HIV deve intrecciarsi con gli sforzi per curare il COVID-19
Riflessioni di Winnie Byanyima, direttrice esecutiva di UNAIDS, pubblicate sul sito dell’associazione Global Cause (Gran Bretagna) il 20 novembre 2020, liberamente tradotte da Claudia Pannozzo
“Solidarietà globale, responsabilità condivisa” è il tema di quest’anno della Giornata mondiale contro l’AIDS. Lo slogan non potrebbe essere più toccante, mentre si continua a far fronte alla pandemia globale.
Il COVID-19 ha amplificato e aggravato le profonde ineguaglianze che solcano le nostre società, così come ha spinto le persone a rendersi conto di quanto la sanità e l’economia globali siano strettamente legate.
Per proteggere le importanti conquiste fatte negli ultimi vent’anni nei campi della sanità e dello sviluppo e nella riduzione della povertà, e per far ripartire velocemente l’economia globale, il mondo deve agire all’unisono.
Mantenere l’impegno di eradicare l’HIV
Prima dell’arrivo del COVID-19, non eravamo certo sulla buona strada per sconfiggere definitivamente l’epidemia di AIDS entro il 2030. Attualmente sono 38 milioni le persone affette dall’HIV, e di queste più di 12 milioni stanno ancora aspettando le cure che possano salvare loro la vita.
Nel 2019 sono state contagiate dall’HIV 1,7 milioni di persone, mentre 690 mila sono morte a causa di malattie legate all’AIDS, il che è scioccante e inaccettabile. La lotta non è finita, è anzi diventata molto più difficile.
Noi membri di UNAIDS siamo molto preoccupati dell’incrocio tra le pandemie di HIV e COVID-19, e di cosa questo significhi per le persone che convivono con l’HIV, e per i gruppi vulnerabili.
Solidarietà all’interno delle comunità
Siamo rincuorati dall’ammirevole solidarietà dimostrata dalle comunità, in particolare quelle affette dall’HIV, che sono state in prima linea nella risposta al COVID-19, proprio come sono state e continuano a restare in prima linea nella lotta contro l’HIV.
Con la sanità ora in cima al programma politico, abbiamo l’opportunità di costruire un futuro migliore. Per porre fine al COVID-19 e all’HIV dobbiamo rendere prioritari i diritti civili e la dignità di tutte le persone con i nostri interventi. È proprio questa la lezione che abbiamo imparato dall’HIV.
Un primo possibile vaccino per il COVID-19 si è rivelato efficace, e si prospetta quindi che un vaccino sicuro sia presto disponibile, tuttavia ci sono serie minacce all’accesso equo per tutt*.
Imparare dagli errori
Non possiamo ripetere gli errori fatti nei primi anni di risposta all’HIV, quando divenne disponibile il trattamento antiretrovirale (ARV). I prezzi erano così alti che solo le persone che vivevano nei Paesi più ricchi riuscivano a ottenerlo, mentre nei Paesi poveri milioni di persone continuavano a morire.
“Solidarietà globale, responsabilità condivisa” deve essere il mantra anche nella lotta contro il COVID-19, solo allora la salute smetterà di essere un privilegio e diventerà davvero un diritto civile per ciascun* di noi.
UNAIDS è orgogliosa di essere parte dell’alleanza People’s Vaccine (Vaccino della gente), la quale chiede che il vaccino per il COVID-19 sia un bene pubblico globale, disponibile ovunque e a tutt* a titolo gratuito al momento di utilizzo. Ciò implica la massimizzazione della produzione attraverso la condivisione di tecnologie, senza l’applicazione di alcun monopolio.
Testo originale: The fight against HIV is far from over