Educazione, crescita e orientamento sessuale
Testo tratto dal sito “Familiares de gays” (Argentina), liberamente tradotte da Adriano C.
È stato già detto che un comportamento di ruolo (diverso) viene di solito identificato con un orientamento sessuale (diverso), come l’omosessualità. Questa interpretazione equivoca deriva da pregiudizi. Dobbiamo anzi tutto notare che le donne che hanno amicizie con altre donne e che riescono a “frenare” gli uomini, non possono essere considerate lesbiche solo per questo atteggiamento.
Neppure i maschi affettuosi, teneri e comprensivi, che non temono il contatto corporale affettivo con gli altri uomini e che si sentono attratti sessualmente dai propri amici, possono considerarsi gay solo per tale motivo.
Quando le donne adottano ciò che è stato fino ad allora propriamente dei maschi e gli uomini sviluppano qualità “femminili”, non ci si può riferire alla omosessualità, essendo un arricchimento e un’amplificazione delle possibilità di contatto con le persone dello stesso o dell’altro sesso. Da questo punto di vista, il fatto che alcuni uomini si desiderino e si amino fisicamente, e che alcune donne si considerino reciprocamente attraenti, non è tanto importante, e soprattutto, non è un motivo di discriminazione.
Detto questo, per catalogare le persone come “normali” o “diverse”, il ragionamento è molto limitato se si tiene conto solo del fatto che lo facciano con i propri organi sessuali. Nell’omosessualità succede qualcosa di simile alle persone mancine alle quali viene imposta la destra, provocando in essi problemi di ogni genere. L’intento di eliminare questa “devianza”, può condurli a gravi problemi psicologici. Allo stesso modo possiamo ammettere che la scrittura è destra, mancina o, alternativamente destra e mancina.
LA SESSUALITÀ
La sessualità non si riferisce solo al sesso, non ha a che fare solo con gli organi sessuali ma ricopre molte più sfere ed è in forte relazione con altre espressioni e ambiti di vita. Il linguaggio quotidiano (“sesso”) e l’industria del sesso ci mostrano solo una piccola parte della sessualità e ci fanno credere che questa sia “la sessualità”.
La sessualità è un’energia vitale generale, che si svolge in tutte le fasi della vita umana, fisica, mentale, spirituale e sociale. Ovviamente, la sessualità è legata al piacere. Il piacere può sperimentarsi nel proprio corpo e in quello dell’altro come portatore di desideri e sentimenti e come supporto per la gioia di vivere. Spesso però viene represso dal pudore, dalla insensibilità, dall’astio e dalla violenza.
La sessualità è legata all’autostima e all’identità personale: la possibilità di sentirsi importante come maschio o femmina rafforza l’autostima e ad amare se stessi e il proprio corpo.
La sessualità è una forma di contatto. Sul rapporto sessuale con le altre persone si sperimenta e si proporziona la tenerezza e la protezione, come esperienza rassicurante di quanto uno è importante e anche quanto significa per l’altro. D’altro canto si sperimentano anche l’isolamento e la carenza di relazioni per il timore di contatto o per esperienze sessuali insoddisfacenti.
La sessualità è vincolata alla fertilità. La sessualità può generare una nuova vita nel senso concreto della maternità, ma anche forza e fonte di energia vitale per la gioia e il coraggio di vivere. Spesso, questa fonte vitale viene accecata dallo scoraggiamento e dalla depressione. Lo sviluppo della sessualità dipende da influenze sociali e culturali, e, specialmente, dall’educazione, alla quale contribuiscono in gran parte i genitori.
Possibili relazioni con persone dello stesso sesso: Gli esseri umani, per principio, sono in grado di mantenere relazioni multiple con lo stesso sesso. Questi includono anche il contatto fisico, e, a rigor di termini, contatti sessuali. Durante la pubertà, la maggior parte delle persone hanno occasionali contatti omosessuali, talvolta frequenti. Molti adulti ricordano che queste esperienze sono state accompagnate dalla curiosità, dal piacere e, talvolta, da forti sentimenti di infatuazione. Il desiderio erotico per le persone del proprio stesso sesso può anche risvegliarsi più tardi.
In una comunità di convivenza forzata esclusivamente tra uomini o donne, spesso viene praticata l’omosessualità. Il concetto di “non-omosessualità” indicherebbe che, in questo caso, si tratta di una situazione eccezionale.
Lo stesso avviene anche all’inverso. Molte persone cercano di vivere il proprio orientamento omosessuale come eterosessuale. Includendo anche lo sposarsi per non cedere alle proprie inclinazioni sessuali. In questi casi, che sono tutt’altro che infrequenti, possiamo parlare di “eterosessualità imposta “.
Ovviamente, in questo modo, nessuno può essere felice con se stesso o con gli altri. I conflitti interni o esterni provocano tensioni che, forse, potrebbero essere “superati” da relazioni razionali e con il costante autocontrollo, o, spesso, con la malattia.
Molte persone sono capaci di comportamento omosessuale. Di conseguenza, il mondo non può essere diviso semplicemente in persone omo ed etero sessuali. Sappiamo che molte persone sono in grado di impegnarsi in comportamenti omosessuali sebbene siano, fondamentalmente, di orientamento eterosessuale; oppure si comportino eterosessualmente, sebbene siano di orientamento omosessuale. Così come, non ogni persona, giovane o adulta, che abbia desiderato una persona dello stesso sesso, è omosessuale.
COSA SIGNIFICA, IN REALTA’, “ORIENTAMENTO SESSUALE”?
L’”orientamento sessuale” definisce verso quale sesso una persona sente attrazione affettiva ed erotica. Persone diverse hanno orientamenti sessuali diversi. Ciò è normale, dato che le persone non scelgono il proprio orientamento sessuale. In generale, esistono tre orientamenti sessuali di base:
ETEROSESSUALITÀ: Significa che un individuo sente attrazione per una persona del sesso opposto. Per la maggior parte della gente solo questa sarebbe “normale”, poiché è la più frequente e perché ci è abituato.
OMOSESSUALITÀ: Una persona sente attrazione per un’altra dello stesso sesso. Tra gli uomini è stato imposto il termine “essere gay” e tra le donne “essere lesbica”. In passato, entrambi i termini vennero usati spregiativamente come parole ingiuriose. Attualmente, però, si sono imposti come linguaggio quotidiano per definire l’omosessualità maschile e femminile.
BISESSUALITÀ: Significa che una persona sente uguale attrazione per ambo i sessi. Molti fattori lavorano congiuntamente. Per quanto riguarda le cause che determinano l’orientamento etero o omo sessuale, oggi è ormai noto che è determinato, in modo permanente, nei primi anni di vita, e finora tutti i tentativi non sono riusciti a dimostrare scientificamente una possibile causa. Allo stato attuale, si ammette che l’orientamento sessuale dipenderebbe da una serie di fattori, e nessuno di loro sarebbe la causa unica o che potrebbe influenzarlo intenzionalmente.
Quindi l’orientamento sessuale non sarebbe di per sé un problema di educazione, ma la misura in cui sviluppare il benessere del corpo, spirituale, sociale e con questi anche sessuale.
Non è questione di seduzione
È anche certo che nessuno può essere educato o anche sedotto verso un orientamento sessuale permanente. La letteratura basata sulla conoscenza scientifica, non ci segnala di nessun caso di omosessualità indotta dalla seduzione. All’interno di un orientamento fondamentalmente etero o omo sessuale esistono caratteristiche ben differenziate da persona a persona. Da un lato, ci sarebbe una combinazione di inclinazioni omo ed etero sessuali, e dall’altro, le condizioni sociali di base sarebbero molto importanti per il comportamento particolare. Alcune persone vivono esperienze molto diverse nelle varie fasi della propria vita.
I sentimenti e le esigenze si chiariscono lentamente
Il processo di chiarire i propri sentimenti e necessità, chiamato “coming out” nei paesi anglosassoni, e in Argentina come “salida de closet” o “asumirse”, richiede tempo, soprattutto quando una inclinazione di base omosessuale deve imporsi in un ambiente eterosessuale oppressivo.
La percezione delle reazioni emozionali tra le persone dello stesso sesso, o l’esperienza dei sogni omoerotici, di solito, genera un duro e lungo conflitto, fino a che si impone l’orientamento omosessuale di base. Questo processo è tanto più difficile, quanto più chi lo sostiene è determinato a combattere i propri sentimenti.
L’OMOSESSUALITÀ NON NASCE IN QUESTO MODO
Le ricerche dell’Istituto Kinsey hanno comprovato che la maggior parte delle spiegazioni circa l’origine dell’omosessualità era sbagliata. Così, le seguenti dichiarazioni fatte da alcuni psicoanalisti sono mancanti di verità:
– I maschi omosessuali si identificherebbero con la madre più che gli eterosessuali.
– La relazione padre (maschio) – figlio (maschio) sarebbe determinante per la relazione omosessuale.
– I fratelli (ad esempio giochi genitali con i fratelli) influirebbero nello sviluppo della omosessualità.
– Il desiderio dei genitori di avere una figlia donna convertirebbe il figlio maschio a essere omosessuale.
– L’omosessualità nascerebbe da una seduzione.
L’ultima indagine esaustiva realizzata sulle cause dell’omosessualità è stata sviluppata presso l’American Institute Kinsey (A.P. Bell e altri: Il rapporto dell’Istituto Kinsey sull’orientamento sessuale e la scelta del partner, Munich 1980). L’Istituto Kinsey evidenzia i seguenti come i risultati più importanti della propria ricerca:
– Le vicissitudini e le esperienze sessuali durante l’infanzia e la gioventù non sono decisive per un orientamento sessuale nell’età adulta, perché le esperienze sessuali avute con persone dello stesso sesso erano presenti sia in individui che, successivamente, hanno avuto un orientamento omosessuale così come in individui dall’orientamento eterosessuale. Inoltre, i membri di entrambi i gruppi hanno comunque avuto esperienze con il sesso opposto.
– I sentimenti sessuali durante l’infanzia e la gioventù sono molto più determinanti che la pratica sessuale. Le persone omosessuali adulte riferiscono che già sentivano eccitazione per le persone dello stesso sesso durante l’infanzia e la gioventù. Le emozioni e le eccitazioni sessuali appaiono, generalmente, molto prima della pratica sessuale. Nel caso in cui ci siano stati anche contatti eterosessuali, vengono riportati come superficiali e poco soddisfacenti.
– L’orientamento sessuale sarebbe saldamente costruito durante le prime tappe della vita. Le espressioni sessuali durante l’infanzia e la gioventù, in genere, riflettono un orientamento sessuale consolidato, ma non la sua origine. L’omosessualità dichiarata dall’adulto è, in un certo senso, l’ultimo passo di un processo iniziato molto presto. Un maggior numero di maschi eterosessuali più che omosessuali ha detto di aver provato le proprie iniziali esperienze fisiche sessuali con un maschio giovane o adulto (maschi omosessuali: 39%, maschi eterosessuali: 62%). (Estratto da: Helmut Kentler: “Genitori sostitutivi. Ai figli servono i padri”, Rowohlt TB 1989, Capitolo 10.)
– Di norma sono i padri le persone di relazione più importanti per i propri figli, essi forniscono la sicurezza necessaria per affrontare le situazioni difficili. L’accettazione dell’orientamento sessuale è una di queste situazioni. I genitori possono collaborare a questo processo ammettendo che i propri figli dovrebbero svilupparsi in armonia con i loro stessi sentimenti, i loro stessi pensieri e i loro stessi interessi e, inoltre, accompagnarli con amore. Amore significa accettare i propri figli incondizionatamente, indipendentemente dallo sviluppo “normale” o “divergente”, etero- o omosessuale.
Questo è facile da dire, ma in realtà è un processo difficile e doloroso, che inizia con un accompagnamento intimo dei sentimenti e della comprensione. La lettera da un figlio gay ai propri genitori (pag. 38) è una testimonianza molto personale su questo tema.
Testo originale: La orientación sexual no es un problema de educación