Un pastore espulso dalla sua Chiesa perchè gay si racconta
Articolo tratto dal sito 20minutos (Spagna) del 3 febbraio 2012, liberamente tradotto da Adriano C.
Da poco più di un anno ha deciso di raccontare al sua vescovo che non voleva tenere segreto che era gay e che viveva con un altro uomo.
Il suo nome è Rafael ed è un sacerdote protestante che è stato sospeso “per aver reso pubblica la mia omosessualità nella mia Chiesa”.
Quando ha percepito la sua tendenza sessuale omoaffettiva?
Fin da quando ero piccolo. Non riesco a ricordare un momento particolare. Sempre, fin da quando mi ricordo mi sono sentito omosessuale.
Che conflitto ha vissuto nella sua accettazione, se c’è stato?
Il mio vero conflitto è avvenuto quando ero in seminario. Lì si discuteva continuamente contro l’omosessualità e questo provocò in me un grave problema di coscienza che mi ha fatto precipitare in una profonda depressione. Quando raccontai il problema ai miei superiori mi portarono da uno psichiatra che ha cercato di “curarmi” con le pillole. Sono arrivato a prendere più di quindici pastiglie al giorno. E’ stata un’esperienza terribile che durò quasi due anni e che mi ha segnato per tutta la vita.
Com’è la sua vita quotidiana nella sua congregazione-parrocchia in relazione alla sua tendenza sessuale omoaffettiva?
Attualmente non ho una parrocchia. Circa un anno fa ho deciso di dire al mio vescovo che non intendevo continuare a mantenere segreto il fatto di essere omosessuale e che convivevo con un altro uomo da circa nove anni. Dopo tutto questo tempo che conducevo una doppia vita e che mentivo alla mia congregazione, ho deciso di condividere con loro la mia situazione.
E’ per questo che il mio vescovo mi ha sospeso. Pur essendo un sacerdote non posso però celebrare nessun sacramento nè rappresentare la Chiesa. Beh, questo è quello che dice la lettera che mi hanno spedito, ma per me questa lettera non ha alcun valore.
Conosco altri compagni che sono omosessuali che hanno un partner e che preferiscono condurre una doppia vita per rimanere nella struttura ecclesiastica. Io rispetto questa scelta, ma non la posso condividere. Condurre una doppia vita è nocivo per la persona e credo costi parecchio. D’altra parte considerate che, facendo così, si entra in contrasto con gli insegnamenti di Gesù. In tutto questo tempo non ho avuto notizie da parte del vescovo nè da alcun compagno.
Sembra che ad essere sincero e a cercare di vivere coerentemente e equilibratamente, si debba pagare un prezzo molto alto nella Chiesa. Tutto questo processo è stato molto difficile per me, e lo è tuttora, ma non tornerei indietro perchè sono in pace con me stesso e ancor più vicino a Dio.
Come si sente quando la gerarchia ecclesiastica si pronuncia contro il matrimonio omosessuale oppure quando squalifica le coppie composte da persone dello stesso sesso?
In prima battuta sento tanta rabbia, però poi mi dispiace molto. Penso che la chiesa dovrebbe smetterla con l’ipocrisia, e in questo ambito ce n’è parecchia. E’ saggio ricredersi e la gerarchia dovrebbe farlo quanto prima, perchè sono in torto con le loro posizioni.
Ritiene che la religione cattolica sia omofoba? E’ omofoba la Chiesa?
Io non credo che la religione cattolica o la Chiesa Cattolica, nè altre chiese cristiane lo siano. L’omofobia è nel cuore di molte persone che appartengono alle diverse chiese. Il problema è che molte di queste persone detengono il potere.
Comunità omosessuale e Chiesa, come percepisce questo rapporto?
Credo che si siano fatti dei passi positivi di riconciliazione tra le due realtà. Sono piccoli passi ma molto importanti. Nonostante ci siano molte persone a cui questo dà fastidio e che cercano di distruggere il lavoro che si sta facendo. Credo che in queste comunità si veda l’amore di Dio. Non possiamo conoscere queste comunità e non sentire la presenza viva di Dio in esse. Forse è stato questo che si è perso nella stessa Chiesa ufficiale.
Cosa vorrebbe dire alla gerarchia ecclesiale sulla sua realtà?
Direi a tutte le persone che occupano posti direttivi nelle diverse chiese e che hanno il cuore malato di omofobia, che cerchino di più Gesù e che lo lascino entrare nei loro cuori in modo da riempirli d’amore e fare in modo che il male che abita in essi venga espulso.
Testo originale: Un pastor protestante gay que fue expulsado: “Mi verdadero conflicto vino en el seminario”