L’estate dei fantasmi. Essere adolescenti LGBT alla scoperta di se stessi
Dialogo di Katya Parente con la scrittrice Saundra Mitchell
Anche se l’autrice è nota al grande pubblico per il suo adattamento del musical “The prom“, ora un film prodotto da Netflix, ho “conosciuto” Saundra Mitchell per caso, leggendo “L’estate dei fantasmi” (Giunti, 2017) un libro per giovani adulti in salsa thriller/paranormale, con finale a sorpresa.
Un libro come tanti altri, pensavo, fino a quando, a poche pagine dalla conclusione, succede qualcosa di assolutamente imprevisto e imprevedibile…
Mi sono detta che sarebbe stato interessante intervistarla e lei, gentilissima, si è presentata subito a fare due chiacchiere con noi.
“L’estate dei fantasmi“ non è stato il tuo unico libro a tematica queer. Come mai affronti questo tipo di argomenti?
Scrivo libri queer perché sono una persona queer, e perché, mentre crescevo, non avevo assolutamente niente da leggere che mi sostenesse o che mi rispecchiasse. Voglio essere sicura che oggi i ragazzi queer possano trovare storie che riflettano chi sono e dicano loro che sono grandi, e che li amo per quello che sono!
“The prom” ha avuto una grande risonanza grazie anche all’interessamento di Netflix. Perché (ri)scrivere la storia di due ragazze che vogliono andare al ballo della scuola insieme?
Ero così eccitata di avere l’opportunità di lavorare a questo progetto! Gli autori della commedia di Broadway hanno pensato che sarebbe stato interessante ricavarne un libro per adolescenti che raccontasse la storia dal punto di vista delle ragazze (si tratta di uno spettacolo teatrale scritto soprattutto per gli adulti!).
Dal momento che sono stata un’adolescente queer, cresciuta nell’Indiana (dove si svolge la storia), ero elettrizzata di avere un’opportunità di mostrare come sia davvero essere omosessuali lì. Amo Emma ed Alyssa, i personaggi principali, ed è stato un vero onore fare conoscere la loro storia ai fan di PROM, ovunque siano!
Hai curato anche l’antologia “All out” (per ora disponibile solo in inglese, n.d.a.). Cosa ti ha spinto a pubblicarne il seguito?
Ci sono COSÌ tanti e incredibili autori queer per giovani adulti, e se ne aggiungono sempre di più, che semplicemente non potevo fermarmi ad una sola antologia. Così sono nate “All out” (serie storica) e “Out now” (serie contemporanea), e ho il piacere di annunciare che sto lavorando a “Out there” (storie dal futuro)! Sarà una trilogia!
Credi che questi volumi raggiungeranno il mercato editoriale italiano?
Lo spero davvero! I fan italiani dovrebbero fare sapere all’editore che vogliono leggere “All out”, “Out now” e “Out there”: sta a voi!
Credi che l’argomento omosessualità sia sdogananato tra i giovani adulti?
Credo sia così. Credo che le cose stiano davvero cambiando per le persone queer di tutto il mondo (più velocemente in alcuni posti, meno in altri), e penso che siano i giovani che si aprono a queste differenze a guidare il cambiamento. Sembra una magia, davvero, che rende la sedicenne queer che c’è nel mio cuore molto felice!
Sia “L’estate dei fantasmi” che “The prom” sono Bildungsromane, e visto che, in effetti il target di Saundra sono gli adolescenti, non c’è da stupirsi. E sono LGBT. Anche se ormai, almeno tra le generazioni più giovani, l’omosessualità non è più problematica come un tempo, è bene che i teenager queer abbiano riscontri positivi sulla loro identità. Autori come Saundra Mitchell possono aiutarli concretamente.