Preti gay? Un dibattito costruttivo tra gli studenti americani
Articolo di Bob Shine del 16 novembre 2012 tratto da New Ways Ministry liberamente tradotto da Adriano C.
Un prete cattolico italiano è stato rimosso dal suo ministero per aver fatto pubblicamente coming out lo scorso ottobre, ma questo fatto ha portato a discussioni più proficue sulla gerarchia spirituale nella Chiesa, tra alcuni dei suoi membri americani più giovani.
Bondings 2.0 aveva dato notizia in ottobre che Don Mario Bonfanti, lo scorso Coming Out Day [11 ottobre NDT] aveva scritto sulla sua bacheca di Facebook “Sono un prete omosessuale, sono un prete omosessuale felice”.
Gay Star News riporta che il vescovo di Ales-Terralba ha rimosso padre Bonfanti dal registro dei sacerdoti. Il vescovo, Giovanni Dettori, attribuisce il peccato di ‘apostasia’ ad una lettera del prete nella quale esprimeva malcontento verso la Chiesa. Sono ben noti inoltre, i punti di vista di padre Bonfanti in merito alla parità di matrimonio, all’eucaristia ai divorziati e all’attivismo anti-bellico. Il notiziario diocesano rivela che la Chiesa soffre una ‘triste’ perdita per questo suo sacerdote.
Qui negli Stati Uniti il quotidiano della Fordham University, The Ram, ha pubblicato un sommario di Patrick Maroun su come vedono, alcuni giovani adulti Cattolici, la polemica scaturita dalla vicenda legata a don Mario Bonfanti. Concentrandosi sull’impegno Cattolico di amore incondizionato, la pubblicazione arriva alla conclusione che gli studenti ritengono che l’orientamento di un sacerdote è altamente irrilevante e che il dibattito dovrebbe concentrarsi sulla qualità del suo servizio sacerdotale:
Paul Ross dice, ‘Non mi dà assolutamente fastidio. Non ci vedo nulla di sbagliato’. David Emami condivide un simile sentimento. ‘Per me è okay’ dice ‘E’ un buon prete?’ ‘Quando si parla di qualsiasi altro prete, probabilmente si pensa che egli sia attratto dalle donne, per cui non c’è assolutamente differenza se si parla di un prete che è attratto dagli uomini, fintanto che la sua vita è dedicata a Dio’ dice Marc Alibrandi. ‘Non c’è ragione che essere prete ed essere gay, siano mutualmente inconciliabili’ dice Paul Ross.
La preoccupazione dei giovani per un operatore pastorale vincono su quelle dell’identità di persona. Maroun spera che il caso di Bonfanti in Italia sia un’opportunità per educare, amare e accogliere: “Desidero rafforzare la vocazione all’amore nella Chiesa Cattolica. Dobbiamo accogliere i membri della comunità LGBT per quello che sono, e non solo per quello che noi vorremmo che fossero. Proprio come nell’arte, la bellezza della nostra società e del nostro mondo è il prodotto di tutte le diverse e importanti persone che vivono in esso, e il contrasto che questi creano”.
Nei casi di spretamento come quello di Mario Bonfanti per aver fatto coming out su come Dio lo ha creato, si è commessa un’ingiustizia rispetto al bisogno della Chiesa odierna, di buoni responsabili pastorali. Le persone attaccano la comunità che servono, e la Chiesa mondiale ne viene profondamente danneggiata. Noi possiamo sperare, come gli studenti della Fordham University, che da questa ingiustizia Dio ne tragga del bene. La Chiesa Cattolica può diventare più amorevole e accogliente, specialmente verso i cattolici LGBT che la servono in modo efficace.
Testo originale: CAMPUS CHRONICLES: Italian Priest’s Defrocking Stirs Debate Among Students at Fordham University