Quando nel medioevo il matrimonio gay era un rito cristiano
Articolo di Jamie McGinnes tratto da Daily Mail On line del 14 maggio 2012 liberamente tradotto da Lidia Borghi
Come dimostra una ricerca le unioni omosessuali nelle chiese cristiane si svolgevano già nel lontano Medioevo. Gli storici dicono che le cerimonie includevano molti dei riti propri dei matrimoni eterosessuali, con l’intera comunità raccolta in una chiesa, la benedizione della coppia davanti a un altare e lo scambio di santi voti. Un sacerdote officiava l’assunzione dell’Eucaristia cui seguiva una festa di nozze per gli ospiti.
Tutti questi elementi sono raffigurati nelle illustrazioni coeve alla santa unione dell’imperatore-guerriero Basilio I (867-886 dC) con il suo compagno Giovanni, come dice un articolo pubblicato sul blog “I Heart Chaos” questa settimana.
E il professor John Boswell, il defunto presidente del dipartimento di storia dell’Università di Yale, ha scoperto che c’erano cerimonie chiamate “L’ufficio del matrimonio fra persone dello stesso sesso” e “L’ordine per unire due uomini” dal X al XII secolo. Nel 1980 il medievalista pubblicò “Cristianesimo, tolleranza sociale e omosessualità: le persone omosessuali in Europa occidentale dal principio dell’era cristiana fino al secolo XIV”.
Secondo la sezione di “Studi LGBT” del sito dell’Università di Yale, il controverso libro ha sostenuto che la posizione della Chiesa cattolica moderna sull’omosessualità “è partita dalla tolleranza e persino dalla celebrazione dell’amore omosessuale che aveva caratterizzato il primo millennio degli insegnamenti della Chiesa”. La ricerca mette in (una nuova) prospettiva il dibattito che sta infuriando in America sul matrimonio fra persone dlelo stesso sesso dopo che il presidente Barack Obama ha annunciato che ora lo supporta.
Il cronista Gerald of Wales (Geraldus Cambrensis) documentò le unioni cristiane tra persone dello stesso sesso che si svolgevano in Italia tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Un’icona del museo dell’arte di Kiev mostra due martiri cristiani con tanto di vesti per l’occasione, san Sergio e san Bacco, che alcuni studiosi moderni ritengono fossero gay.
L’immagine dei due uomini contiene in sé una tradizione romana, quella del ‘pronubus’ (l’uomo migliore), nell’immagine di Cristo tra di loro che, a quanto pare, stava supervisionando il loro matrimonio. Severo, il Patriarca di Antiochia (512-518 dopo Cristo) ha spiegato che, “non dobbiamo mettere da parte il fatto che (Sergio e Bacco) sono stati uniti nella vita”.
Un rito greco del XIII secolo chiamato “L’Ordine per la solenne unione tra persone dello stesso sesso”, invocava san Sergio e san Bacco e pregava Dio di “garantire la salvezza a loro, Tuoi servi (X e Y), la grazia di amarsi l’un l’altro e di rispettarsi senza odio e di non essere causa di scandalo per tutti i giorni della loro vita, con l’aiuto della Santa Madre di Dio e tutti i Tuoi santi”. E la cerimonia si concludeva con le parole: “Ed essi baciano il Santo Vangelo e l’un l’altro e tutto è concluso”.
Un Ufficio serbo Slavonico del XIV secolo dell’Unione fra persone dello stesos sesso indicava che la coppia posava la mano destra sulla Bibbia mentre aveva un crocifisso posto nella mano sinistra. Dopo aver baciato la Bibbia, la coppia veniva invitata a baciarsi e il prete le dava la comunione.
Registrazioni delle unioni cristiane fra persone dello stesso sesso risalenti al periodo medievale sono state trovate in tutto il mondo, in luoghi lontani come il Vaticano, da San Pietroburgo a Istanbul.
Testo originale: Civil partnership, medieval style: In the days when same-sex marriage was a Christian rite