Essere mussulmani non vuol dire essere omofobi o misogini
Intervista a cura di Jonathan Ardines tratta dal sito de “Le Courrier de l’Atlas” (Francia) del 9 novembre 2012, liberamente tradotta Marco Galvagno
Il 5 novembre (2012) Ludovic Mohammed Zahed presidente dell’associazione degli omosessuali musulmani francesi (HM2F) annunciava l’apertura per la fine di novembre di una moschea inclusiva.
In questa intervista ci presenta questo progetto, torna sulle difficoltà di conciliare religione e omosessualità e esprime la sua soddisfazione per il progetto di legge approvato dal governo francese mercoledì.
Ci presenti questo progetto di moschea inclusiva che aprirà nella regione parigina il 30 novembre prossimo
Vogliamo essere il più inclusivi possibile verso persone eterosessuali come bisessuali, gay e transgender. Vogliamo essere inclusivi nel senso che ognuno possa pregare o assistere al sermone se ne ha voglia o si sente responsabile. Le persone chiamate a essere imam saranno scelte in maniera democratica senza discriminazioni verso il loro orientamento sessuale o il loro sesso. Aprirà il 30 novembre a est di Parigi, il nuovo centro sarà ospite di un centro buddista che ci presta la sala i venerdì.
Quali sono le differenze con le altre moschee?
Non escludiamo nessuno, se una donna ha voglia di pregare senza velo ci diciamo, tanto meglio, è giusto che ognuno faccia come si sente di fare. Uomini e donne saranno mescolati, come avveniva alla Mecca in origine.
Com è nata questa idea? Gli omosessuali sono a disagio nelle moschee tradizionali?
Ecco il punto, la ragione per cui creiamo questa moschea. A titolo personale, dal mio matrimonio c’è stata una condanna chiara da parte dell’imam della mia moschea nei confronti del matrimonio omosessuale. Mi son ritrovato in situazioni in cui mi trovavo messo al bando dalla comunità, dalle persone con cui sarei dovuto entrare in comunione.
Questo mi ha molto turbato, in un anno ho pregato una sola volta alla moschea del mio quartiere, preferivo fare un ‘ora di metro all’andata e un’ora di metro al ritorno per andare nella moschea di Parigi, che è molto più anonima. Ma la prima volta che mio marito è venuto con me, portava gli orecchini, non sapeva, era appena arrivato dal Sud africa.
Una persona gli è saltata agli orecchi per strapparglieli e dirgli che qua non si potevano portare. Non è molto inclusiva, anche se è anonima. E’ una scorciatoia dire che il nuovo centro sarà la moschea dei gay, ma tra coloro che si riconoscono in questo discorso vi sono anche padri e madri di famiglia.
Non teme lo sdegno da parte della comunità musulmana?
Non ci siamo mai posti questo tipo di problemi, abbiamo fatto ciò che andava fatto, ovviamente prenderemo le disposizioni necessarie in modo da non mettere in pericolo i fedeli. Non penso che porrà più problemi di così, la gente ci telefona già da qualche giorno. Quando ci si dà il tempo di spiegare loro, non sono d’accordo, ma non è grave.
Dicono io non penso che voi dovreste sostenere gli omosessuali. Pensano che non sia compatibile. Io personalmente penso che non sia compatibile essere omofobo, misogino, razzista ed essere musulmano. Ognuno si rispetta, ha le proprie convinzioni e si va avanti. Siamo qui per convincere tutti, ma se siamo pronti perchè continuare con una segregazione che è stata applicata per ragioni probabilmente politiche.
Non è complicato conciliare religione e omosessualità nella vita quotidiana?
Per la maggior parte delle persone non è evidente. Nell’associazione vedo che resta un punto critico , se non addirittura una grande sofferenza per la maggioranza. La percentuale di suicidi tra i giovani omosessuali è di 15 volte maggiore che presso i coetanei eterosessuali. In maniera generale essere omosessuali è una grande sofferenza quando si proviene da un ambiente conservatore, di qualsiasi tipo, perché vi sono forti possibilità che nella famiglia l’orientamento omosessuale non venga accettato. Dunque non è legato all’islam, ma ad una riappropriazione da compiere da questo punto di vista.
L’islam è conosciuto per essere normativo o per incoraggiare ad una certa forma di normalizzazione?
L’essere normativi significa imporre le stesse regole a tutti senza tener conto delle diversità individuali. La norma invece è dire” Bisogna operare insieme per il benessere dell’essere umano, dell’individuo che si ispira a proprie tradizioni spirituali, politiche o d’altro tipo. l’islam è un dogma immutabile o è una religione che può essere riappropriata o reinterpretata?
E’ soddisfatto del progetto di legge approvato mercoledì dal governo francese sul matrimonio e l’adozione per le coppie omosessuali?
Per il momento stiamo a vedere. Abbiamo avuto dei riscontri come il fatto che la procreazione assistita per le coppie lesbiche sarebbe stata aggiunta come emendamento. Normalmente la legge dovrebbe prevedere la procreazione assistita, per le coppie lesbiche, mi sembra il minimo.
Perché le persone coinvolte siano contente di questa legge bisogna che tutte le promesse vengano rispettate, se lo saranno, sarò felicissimo. Siamo molto in ritardo su questo argomento, ma avanziamo, sono soddisfatto delle prospettive…
Testo originale: Ce n ‘est pas compatible d’etre homophobe, raciste, mysogine e d’etre musulman