In Germania numerosi sacerdoti affermano che continueranno a benedire le coppie dello stesso sesso
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 17 marzo 2021, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
In Germania, in risposta al responsum vaticano sulla benedizione delle coppie dello stesso sesso, quasi mille tra sacerdoti e responsabili della pastorale, oltre che laici, hanno firmato una lettera a sostegno delle unioni omosessuali, e un po’ in tutto il Paese sempre più sacerdoti e vescovi sollevano obiezioni al responsum.
Il cappellano universitario padre Burkhard Hose e padre Bernd Mönkebüscher, sacerdote apertamente gay, hanno cominciato subito a raccogliere firme di sacerdoti e responsabili della pastorale a sostegno delle coppie LGBTQ, con un appello che recita semplicemente: “Noi continueremo ad accompagnare chi si impegna in una relazione rivolta al futuro, e a benedire tale relazione, senza rifiutarci di celebrarla”.
Secondo [il portale cattolico tedesco] Katholisch.de l’appello ha già raccolto più di mille firme: “I firmatari sono sacerdoti, diaconi, responsabili parrocchiali e pastorali, e la maggior parte di essi ha esperienza nel campo della pastorale. Come ci riferisce il parroco della chiesa di sant’Agnese di Hamm in Westfalia [cioè padre Mönkebüscher], ‘Hanno firmato superiori di ordini religiosi, direttori spirituali di seminari, impiegati parrocchiali e vicari generali. Ovviamente è una cosa buona’ dice, per poi chiedersi cosa significhi questo per la Chiesa: ‘Questo ci dimostra quanto sia fuori dal mondo la decisione di Roma. La prassi invalsa è ben altra cosa.’”.
[Il sito di informazione bavarese] BR24 riporta che la raccolta delle firme terminerà la Domenica delle Palme; a quel punto i due sacerdoti le porteranno a monsignor Georg Bätzing, vescovo di Limburgo e presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (con il quale sperano di avere un confronto), e a Birgit Mock, membro del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi e copresidente del forum su sessualità e relazioni del Cammino Sinodale della Chiesa Cattolica tedesca.
Padre Hose non ha mai benedetto una coppia omosessuale per timore di ritorsioni, ma “Cosa ho benedetto nella mia vita sacerdotale? Ho benedetto case e raccoglitrici di barbabietole da zucchero, e allora perché non benedire delle persone che si amano?”.
Aggiunge padre Mönkebüscher: “Se prendessimo davvero sul serio la nostra morale sessuale, dovremmo obbligare tutte le coppie eterosessuali a confessarsi prima del matrimonio, cosa che non facciamo”.
Birgit Mock, assieme al copresidente del forum di cui sopra, il vescovo di Aquisgrana monsignor Helmut This, ha rilasciato una dichiarazione sul responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede, come riporta Katholisch.de: “[La loro dichiarazione] si propone di ‘discutere in dettaglio la decisione di Roma’, e con molto ottimismo i due copresidenti leggono nel documento vaticano ‘concetti in larga parte dinamici’, il che li induce a sperare in ‘possibili sviluppi futuri nella dottrina’”.
Anche il vescovo di Magonza, monsignor Peter Kohlgraf, non ha cambiato idea sulla benedizione delle coppie omosessuali. Lo scorso febbraio aveva dato la sua approvazione a un libro, scritto da una commissione della sua diocesi, che recava esempi di benedizione per le coppie dello stesso sesso. Nella sua più recente dichiarazione, monsignor Peter Kohlgraf ha detto: “Noto come molti credenti, e non mi riferisco ai soli diretti interessati, siano rimasti delusi e feriti [dal responsum], e per me questo è molto serio. Sono molto preoccupato, ma al tempo stesso considero mio dovere far sì che nella diocesi di Magonza vengano offerti servizi pastorali sempre migliori, con, e soprattutto, assieme alle persone omosessuali. Sono grato a tutte le persone coinvolte che ci hanno contattati”.
Monsignor Kohlgraf ha parlato anche di cosa accade quando un sacerdote ha benedetto una coppia omosessuale: la domanda è “Come mi devo comportare io, vescovo?”. Dice monsignor Kohlgraf, riconoscendo che tali benedizioni contraddicono la prassi della Chiesa: “Posso io, come vescovo, annullare una benedizione? Voglio davvero rompere una porcellana così delicata? Per me non ha molto senso. Le celebrazioni di benedizione sono emerse dalla cura pastorale delle persone coinvolte. La maggior parte di esse non è modellata sulla cerimonia nuziale, e non intende sviluppare una liturgia uniforme. I pastori hanno accompagnato delle persone che hanno parlato del bene che c’è nelle loro vite. No, non voglio proporre una forma di benedizione simile al matrimonio, ma propongo l’accompagnamento al posto del giudizio, e propongo di parlare al numero non trascurabile (come dice il Catechismo!) di persone coinvolte [lesbiche, bisessuali e gay], non di parlare su di loro, e propongo di camminare al loro fianco”.
Il vicario generale della diocesi di Magonza, padre Andreas Sturm, continuerà a benedire: “Ho benedetto appartamenti, macchine, ascensori, innumerevoli rosari etc. e non dovrei benedire due persone che si amano? Questa non può essere la volontà di Dio”.
Altri vescovi contrari alla decisione vaticana sono monsignor Heinrich Timmerevers, vescovo di Dresda, che ha definito il responsum “deludente”, e monsignor Franz Josef Bode, vescovo di Osnabrück, che almeno tre volte, in passato, ha espresso il suo supporto alle benedizioni, e che ha affermato che la questione non può chiudersi “con risposte tanto semplicistiche”.
Infine padre Tobias Schäfer, prevosto della cattedrale di Worms, commenta così su Facebook: “Se la Chiesa non ha l’autorità di benedire una qualsiasi persona che desidera una benedizione, allora ha forse rinunciato al suo ruolo? La benedizione non è uno strumento di giudizio morale! È la promessa che Dio è con noi, e cammina con noi, nelle ore liete come in quelle difficili […] Non posso rifiutarmi [di benedire], e non mi rifiuterò mai”.
Padre Schäfer ha poi aggiunto, intervistato [dall’emittente] Deutsche Welle: “Io la penso così: non prendete Roma sul serio, e continuate la vostra cura pastorale. Ci sono cose più importanti di tali stupidi documenti!”.
* Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: Nearly 1,000 Pastoral Ministers in Germany Commit to Blessing Same-Gender Couples