Lo costrinsero a prendere la croce su di lui (Matteo 27,32)
Meditazione sulla V Stazione: Simone il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce, letta nella Via Crucis online organizzata dal Progetto Adulti Cristiani LGBT il 26 Marzo 2020
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender la croce su di lui (Matteo 27,32)
Meditazione di Don Adriano
Tornavi dai campi, stanco. Ignaro di quanto ti stesse per accadere. Pensavi di tornare dalla tua famiglia, dai tuoi figli. Solita routine. Ma quel giorno, tu Simone di Cirene, uomo straniero, uomo d’africa, sui tuoi passi hai incontrato un altro uomo, un rabbì, un condannato a morte.
Ti hanno chiesto di portare la croce, la sua, di aiutarlo. È già difficile portare le nostre, figuriamoci quella di una altro. Eppure l’hai fatto e da secoli ricordiamo quel gesto. Un nuovo samaritano che soccorre e condivide il peso della vita e dell’ingiustizia, senza chiedersi troppi perché.
La vita spesso ci chiama a condividere i passi e le storie degli uomini e delle donne che incontriamo, le vittime delle ingiustizie di ogni tempo, sugli infiniti cammini del dolore umano; per portare con loro il peso perché si alleggerisca. Solo insieme il male si può affrontare e il giogo diviene leggero.
Tu Simone ci hai insegnato che Lui, il compassionevole, il Signore ci incrocia sulla strada della vita e chiede anche a noi oggi di aiutarlo. Nel suo volto incontriamo quello di donne e uomini sfigurati dal dolore, dalle ingiustizie, dalla povertà, dalla discriminazione razziale, religiosa, sessuale.
In Lui rivediamo noi sotto il peso della vita che talvolta altri ci hanno messo addosso. Quel legno è pesante, come quello di tante barche e tante persone che son morte proprio provenienti da quella terra dalla quale provenivi tu. La Libia.
Tu, Simone, icona di solidarietà, ci ricordi che anche noi siamo chiamati ad aiutare Lui, Dio, novelli cirenei mentre, Lui, con il suo Amore sconfinato e disarmato sta aiutando noi a vincere per sempre la morte per donarci la vita e la gioia per sempre”.
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