Il matrimonio gay. Una conquista per tutti
Riflessione di Greta Christina da Internazionale n.718 del 9-15 novembre 2007, p.90.
Dire che il matrimonio gay non cambierà nulla per le coppie etero è una strategia difensiva senza alcun fondamento: in realtà cambierà tutto. E per il meglio. Perché nella nostra società molte idee fondamentali e ben radicate dovranno cambiare come il modo in cui definiamo la famiglia, in cui consideriamo i generi, l’importanza del sesso e dell’appagamento sessuale. Quello che consideriamo naturale normale e via discorrendo.
Chi si batte per i diritti delle coppie omosessuali ripete continuamente: “In che modo il matrimonio gay potrà distruggere l’istituzione matrimoniale? Come diavolo fa un matrimonio tra persone dello stesso sesso a influenzare quello di qualcun altro?”
Capisco dove vogliono arrivare. E apprezzo la buona volontà e la buona fede che stanno dietro a queste frasi. Ma non posso fare a meno di notare il loro semplicismo e la loro ingenuità. Sono convinta che il matrimonio gay avrà sempre una grande influenza su quello etero.
Naturalmente non c’è un rapporto immediato di causa ed effetto. Quando Adam e Stephen si sposano in Massachussetts, non emanano radiazioni magiche che distruggeranno il matrimonio di Alan ed Evelyn in Kansas.
Ma un effetto ci sarà comunque. E il movimento per i matrimoni gay non fa un buon servizio a se stesso quando finge che non sia così. Perché la nostra società accetti, o tolleri, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, molte idee fondamentali e ben radicate dovranno cambiare. Il modo in cui definiamo la famiglia. Il modo in cui consideriamo i generi. L’importanza del sesso e dell’appagamento sessuale. Quello che consideriamo naturale normale, e via discorrendo.
Soluzioni preconfezionate
Accettare il matrimonio gay significa cambiare la forma stessa del matrimonio. Di qualunque tipo di matrimonio. Mettendo in dubbio le soluzioni standard e preconfezionate, chiunque potrà continuare a definire la famiglia, la mascolinità e la femminilità nei modi tradizionali. Ma sarà obbligato a rifletterci sopra e a considerarla una scelta cosciente, invece dell’unica possibile. E questo è un gran cambiamento.
La battaglia per il matrimonio gay è, naturalmente, il catalizzatore di alcuni cambiamenti sociali, ma non certo l’unico. Molte cose stavano cambiando prima che la questione delle unioni gay fosse sollevata. In realtà non si sarebbe neanche arrivati a parlarne se non ci fosse già stata aria di cambiamento.
Ma sarebbe ingiusto negare i meriti del dibattito sul matrimonio gay. Chi si oppone alle nozze tra omosessuali parla del matrimonio come se fosse un’istituzione rimasta immutata per migliaia di anni, che non può essere alterata senza rischiare di distruggerla.
E’ assurdo. Nel corso della storia il matrimonio è stato molte cose radicalmente diverse tra loro. Un passaggio di proprietà dal padre al marito. Un’alleanza politica e militare tra nazioni. Un mezzo per avere figli. Uno strumento per preservare una religione o una razza (pensate al divieto dei matrimoni interrazziali o interreligiosi).
Un contratto per mantenere il possesso di una fattoria o un’impresa di famiglia. Un’unione romantica destinata a durare fino alla morte. Un laccio spirituale per l’eternità. E qualunque combinazione possibile tra tutti questi aspetti.
Per non parlare poi di tutte le forme che ha assunto. Dalle centinaia di mogli di re Salomone e dal passaggio di una moglie tra fratelli (descritto nella Bibbia), a un contratto inscindibile con amanti vari sullo sfondo, fino alla monogamia solo teorica che sembra il modello attuale.
La pratica del matrimonio ha preso forme diversissime nei secoli e senza dubbio ne assumerà di nuove. Quindi il fatto che stia cambiando non è certo una notizia devastante. Le persone hanno opposto resistenza ai matrimoni misti con la stessa virulenza con cui si stanno opponendo ai matrimoni gay. E per le stesse ragioni. Eppure l’istituzione ha saputo assorbire i cambiamenti e proseguire imperterrita nella sua marcia.
La nostra definizione di famiglia deve diventare più flessibile. Ciò che consideriamo naturale deve essere più in sintonia con la realtà della natura. E più che chiederci cosa sia o non sia normale, dovremmo domandarci se la normalità sia davvero un valore in sé. Accettando tutti il matrimonio gay daremo anche una mano a migliorare il matrimoni etero.
* Greta Christina è una scrittrice e una giornalista americana. Questo articolo è uscito sul suo blog con il titolo "How gay marriage really will change hetero marriage"