Per una teologia dell’omosessualità. Attraversare una storia
Recensione di Antonio de Caro* al libro “Per una teologia dell’omosessualità, Gli scritti del prete e politico di Genova che anticiparono Papa Francesco” (Milano, editore Luni, 2020, 144 pagine), prima parte
Eclettica figura di sacerdote, teologo, sociologo e politico, Gianni Baget Bozzo (1925-2009) dal 1994 ha partecipato all’esperienza politica di “Forza Italia”, al fianco di Berlusconi, ed anche a livello europeo ha sostenuto la politica del centro-destra. Ha quindi appoggiato idee e programmi tendenzialmente conservatori e, quindi, tendenzialmente contrari al riconoscimento dei diritti delle persone LGBT. Né “Forza Italia” né gli altri partiti del “Polo delle Libertà” hanno allora sostenuto la causa dell’emancipazione delle persone omosessuali, e anche adesso i partiti eredi di quella coalizione si distinguono nettamente per la loro ostilità a tali rivendicazioni.
Tenuto conto di questo background, è stata per me una sorpresa apprendere che Baget Bozzo, fin dalla metà degli anni ’70, ha parlato e scritto di omosessualità nell’ambito non solo della società, ma anche della Chiesa e dell’esperienza di fede cristiana; e che le sue idee, per molti aspetti, hanno anticipato concetti e termini che oggi si presentano vivi e pregnanti.
È merito di Luigi Accattoli (già vaticanista di Repubblica, collaboratore di testate prestigiose e autore di diversi saggi sulla presenza del cattolicesimo nella società di oggi) avere portato all’attenzione le riflessioni di Baget Bozzo su questo tema, oggi assai controverso e delicato.
Tra i due, che sono stati anche colleghi come giornalisti e saggisti, vi è stato un lungo rapporto di rispetto e stima: dopo la scomparsa di Baget Bozzo, Accattoli ha avvertito l’esigenza di rivelare una parte non marginale del suo pensiero, che ha avuto per alcuni aspetti una lucidità tanto moderna da sembrare profetica; e lo ha fatto curando e pubblicando questa antologia monografica (“Per una teologia dell’omosessualità, Gli scritti del prete e politico di Genova che anticiparono Papa Francesco“, a cura di L. Accattoli, Milano, editore Luni, 2020, 144p.).
Vi sono raccolti i principali contributi (articoli, capitoli, discorsi, interviste) di Baget Bozzo sulla condizione omosessuale e sul rapporto di questa con la Chiesa e con la fede: si tratta dei materiali più importanti che Accattoli è riuscito a reperire, ordinare, commentare, collocandoli di volta in volta nel loro contesto storico.
Evidenziando più volte la «sorprendente attualità» del pensiero di Baget Bozzo, Accattoli afferma che la sua intenzione è stata quella di «riparare a un disconoscimento»: riscattare, cioè, la figura di Baget Bozzo dal pregiudizio di essersi opposto ai diritti delle persone omosessuali, mentre invece il suo pensiero sarebbe stato costantemente dalla loro parte, per ben trent’anni.
Nella visione di Accattoli, il pensiero di Baget Bozzo andrebbe riconosciuto come un coraggioso -benché non sempre lineare- tentativo di difendere i diritti delle persone omosessuali nella società e nella Chiesa. Con sobria concretezza attraversano il libro sincera stima e affettuoso ricordo, che animano la cura competente con cui i testi sono stati raccolti, disposti ed illustrati. Il primo (e forse il principale) merito di Accattoli è proprio quello che riguarda la documentazione e, quindi, la possibilità di scrivere la storia: Accattoli ha creato uno strumento agile e preciso, che permette di accedere a materiali che, altrimenti, sarebbero rimasti nell’ombra.
Da diverso tempo mi occupo del rapporto fra condizione omosessuale e fede cristiana; come studioso, quindi, non posso non riconoscere la grande utilità del lavoro di Accattoli, che riesce non solo a fornire un archivio prezioso, ma anche a ricostruirne la genesi e a delinearne il significato con efficace essenzialità. La mia impressione è che Accattoli fosse fin dall’inizio consapevole che questo testo dovesse diventare uno strumento di studio, e che a tale scopo fosse necessario rafforzare le direttrici della chiarezza e della logica.
Ecco per quale motivo il curatore, dopo avere presentato sinotticamente nella Premessa (pp. 11-12) i concetti-guida del materiale presentato, li approfondisce nell’Introduzione (pp. 13-26), indicando le possibili continuità (di contenuto e di forma) con gli interventi di papa Francesco sulla Chiesa inclusiva e sull’accoglienza delle persone omosessuali. Il taglio quasi didattico (e in ogni caso assai reader friendly) dell’operazione diviene ancora più esplicito nella breve -ma utilissima- Guida alla Lettura (p. 25), che suggerisce anche un percorso di lettura tematico alternativo a quello cronologico e storico con cui sono disposti i contributi.
A ciascuno di essi è dedicato un capitolo,16 in tutto: ognuno si apre con una breve introduzione di Accattoli, che fissa con grande limpidezza le coordinate pragmatiche, storiche o teologiche, del contributo, in modo perfettamente rispondente alle informazioni fornite dalla Premessa e dall’Introduzione. L’impalcatura ne riceve ordine e solidità; lo studioso vi troverà una miniera di dati esposti con la dovuta e gradita precisione accademica (per esempio, la prima nota di ogni capitolo riporta gli estremi della pubblicazione eventualmente da citare).
Ai 16 capitoli seguono due appendici: la prima allarga lo sguardo dal tema dell’omosessualità agli altri che furono oggetto del pensiero di Baget Bozzo, nel tentativo di delinearne le continuità e (più spesso) le marcate discontinuità; la seconda ne rievoca la vicenda biografica, culturale e politica da collocare soprattutto sullo sfondo della storia italiana ed ecclesiale dal dopoguerra in poi. Il pensiero, comunque lo si voglia giudicare, acquisisce così spessore e calore umano nel dialogo con le circostanze reali.
* Antonio De Caro, classe ‘70, esperto di cultura grecolatina, vive e insegna materie umanistiche e collabora con l’associazione “La Tenda di Gionata” e col settimanale cristiano Adista. Ha edito l’ebook di riflessione teologica “Cercate il suo volto. Riflessioni teologiche sull’amore omosessuale“ (Tenda di Gionata, 2019) e il saggio “La violenza non appartiene a Dio. Relazioni omosessuali e accoglienza nella chiesa” (ed. Etabeta, 2020, 214 pagine).